La Rete dei cittadini ha organizzato ieri un presidio davanti al palazzo della Regione Trentino-Alto Adige per chiedere un maggiore impegno sulla tutela ambientale nei cantieri della società Rete ferroviaria italiana, la controllata del Gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce l'infrastruttura ferrata del Paese. Gli attivisti rivolgono l'invito anche all'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (Appa) a provincia e comune di Trento.
"Una settimana fa abbiamo convocato tutte le forze politiche. Va ricordato che Lega, Progetto Trentino e Forza Italia non si sono presentate. Tutte le altre hanno detto che i prelievi vanno fatti e bene e vanno resi pubblici, subito. Chiediamo serietà e trasparenza: ci è stato detto che faranno sei carotaggi su un'area di un chilometro e mezzo, di cui due nelle aree inquinate ed a rischio. Così non va bene, le norme dicono che saranno più di 70 i sondaggi da fare. Vogliamo che si ottemperi alle norme, non alla nostra opinione", ha spiegato Paolo Zadra, uno degli attivisti.
Il consiglio provinciale discute in queste ore sull'utilizzo di due milioni di Euro stanziati per verificare l'inquinamento dei terreni dove verranno effettuati i lavori. La Rete dei cittadini ribadisce gli impegni presi con la firma di due protocolli d'intesa legati al progetto della circonvallazione: la mitigazione dell'impatto dei lavori sulla città, e l'istituzione di un osservatorio per l'ambiente e la sicurezza del lavoro. Gli attivisti chiedono carotaggi ogni 20 metri ed a 21 m di profondità.