L'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) italiana ha comunicato il bilancio delle attività 2022 relativo alle consulenze sulla congruità economica dei contenziosi connessi ai bandi di gara di Anas. La società di costruzione, gestione e manutenzione delle reti stradali ed autostradali, controllata dal Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, ha espresso un totale di 86 pareri, autorizzando spese per 169 milioni di Euro dal 2017 al 2022, contro gli oltre due miliardi preventivati.
"Il trend si è confermato anche negli anni successivi, dimostrando la forte utilità pubblica esercitata dal protocollo Anac-Anas siglato nel novembre 2017. Il controllo di Anac è fondamentale per verificare se da parte di Anas sia stata effettuata una valutazione della convenienza economica dell'operazione, e soprattutto verificare che tale convenienza sia effettiva", ha dichiarato il presidente dell'autorità Giuseppe Busìa.
Anac nel 2017 ha ricevuto il mandato governativo di affiancare Anas. Nel solo 2022 si contano 22 pareri espressi per un importo complessivo di circa 11 milioni di Euro a fronte di 91 milioni di Euro: di questi 16 procedimenti si sono conclusi con il riconoscimento di importi inferiori a 500.000 Euro, altri due con esborsi tra 500.000 ed un milione, infine quattro dossier hanno sforato il milione.
"Anac, quando affronta tali pareri, esamina questioni sia giuridiche sia tecniche particolarmente complesse -conclude Busìa- spesso oggetto di perizie giudiziali, o comunque di contenziosi. Talvolta relative ad un numero considerevole non solo di riserve, talvolta anche per numeri superiori a trenta riserve, di contratti di appalto, con la necessità di esaminare anche la relativa documentazione processuale, oltre a numerose relazioni".