Presentato oggi in Campidoglio l’avvio del dibattito pubblico sul progetto “Chiusura anello ferroviario di Roma”. L’obiettivo del dibattito è quello di informare ed illustrare il programma di intervento finalizzato all’aumento dei treni passeggeri nel nodo di Roma, a creare un itinerario alternativo per il traffico-merci e a migliorare la mobilità collettiva. Il progetto prevede di realizzare il collegamento tra le stazioni di Vigna Clara e di Val d'Ala, attraverso la nuova fermata di Tor di Quinto, nonché alcune puntuali modifiche del Piano regolatore generale a Roma-Tiburtina: in questo modo le linee ferroviarie esistenti disposte come raggi dal centro verso l’esterno verranno collegate tra loro permettendo di offrire un sistema di mobilità integrato.
Sono interessati due lotti: la tratta Vigna Clara-Tor di Quinto (Lotto 1B) e la tratta Tor di Quinto-Val d’Ala con modifiche al Prg di Tiburtina (Lotto 2). Il tracciato complessivo dei Lotti 1B e 2 si sviluppa tra la stazione di Vigna Clara, prosegue per Tor di Quinto e, oltrepassato il Tevere, si innesta in direzione est sulla linea merci in corrispondenza di Val d’Ala.
Il nuovo collegamento ferroviario si integrerà con le reti ferroviarie nazionali, regionali e con quelle del trasporto pubblico locale di Roma Capitale, rappresentando, inoltre, un concreto contributo in termini di rigenerazione urbana. In particolare, in una prospettiva di nuove occasioni per la mobilità sostenibile e di riconnessione delle trame ambientali, il progetto può rappresentare un’opportunità per realizzare, in sinergia con l’Amministrazione locale, la continuità della rete ciclabile comunale, attraverso ulteriori tratti per il collegamento delle nuove stazioni e l’integrazione con quelle esistenti. L’opera contribuisce al conseguimento dei principali obiettivi di sostenibilità, dalla neutralità climatica spinta dal Green Deal europeo, all’Agenda Onu 2020 per lo sviluppo sostenibile, alla politica di coesione territoriale EU 2021-2027.
Per Vera Fiorani, commissario straordinario per la realizzazione dell’opera ed ad di Rfi: “L’avvio del dibattito pubblico per la chiusura dell’anello ferroviario di Roma segna un’importante tappa nella realizzazione dell’opera, permettendo a stakeholder e collettività di dare il loro contributo per arrivare a soluzioni condivise. Le proposte portate dalle amministrazioni e dai cittadini che vivono e conoscono le zone interessate dalle nuove opere ci aiutano ad arricchire le scelte progettuali e a far emergere possibili criticità. I due lotti che verranno illustrati in queste settimane consentiranno di collegare Vigna Clara a Tor di Quinto entro il 2027 e di completare poi l’Anello con il prolungamento della linea fino alla stazione di Val d’Ala entro il 2029. Dopo aver riattivato la tratta a singolo binario che va da Vigna Clara a Valle Aurelia e riaperto le porte della stazione di Vigna Clara, l’impegno di Rfi è ora quello di realizzare il raddoppio della tratta Valle Aurelia-Vigna Clara per il Giubileo del 2025 per poi completare la chiusura dell'anello ferroviario”.
Secondo Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità Roma Capitale: “L’avvio del dibattito pubblico per la realizzazione degli interventi che porteranno alla Chiusura dell’Anello ferroviario è una bella notizia che Roma attendeva da tanti anni e per cui ringraziamo Rfi, Rete ferroviaria italiana. La realizzazione del nuovo nodo, che permetterà di connettere il quadrante nord della città non solo con la linea FL3 Cesano-Viterbo e con le linee A e B della metropolitana ma anche con Roma-Tiburtina, è un intervento strategico per la cosiddetta cura del ferro nel cuore di Roma ed è coerente con l’obiettivo della nostra amministrazione di incentivare il trasporto pubblico con la conseguente diminuzione del traffico privato. Siamo impazienti di entrare nel merito delle questioni tecniche da discutere nei tavoli di lavoro del dibattito pubblico per poter dire la nostra sui tanti aspetti da esaminare”.
Per Davide Bordoni, consigliere del ministro delle Infrastrutture e trasporti: “Il ministero sta seguendo con grande attenzione i progetti infrastrutturali legati alla Capitale e, in particolare, gli interventi relativi alla Metro C e all’acquedotto del Peschiera. La questione della chiusura dell’anello ferroviario di Roma è antica e sarà seguita con dovuta cura in tutti i suoi passaggi progettuali e decisionali, favorendo il coordinamento tra ministero, Roma Capitale, Regione Lazio e Rfi”.