Il macchinista di un treno merci carico di gas propano liquido (Gpl) in partenza dalla stazione ferroviaria di Viareggio ha fermato la partenza del convoglio in seguito ad un guasto che ha provocato un principio d'incendio a bordo. Immediato l'allarme e l'intervento dei Vigili del Fuoco, i quali hanno raffreddato l'impianto che si era pericolosamente surriscaldato. Un inconveniente ha fatto rivivere il terribile incubo della strage del 29 giugno 2009. "Chiediamo da anni al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti un osservatorio sul trasporto delle merci pericolose sui treni. Due mesi fa abbiamo scritto anche al nuovo Governo per costituire questo tavolo: non ci è arrivata, al momento, nessuna risposta. Per fortuna non è successo niente, ma è un fatto che provoca dolore e desta fortissima preoccupazione, che riapre una ferita mai rimarginata", ha sottolineato il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro.
Il fatto risale alle ore 16:00 di venerdì pomeriggio e ha interessato un treno merci partito dalla stazione di Livorno e appena giunto a Viareggio. A causa di un guasto su un vagone è cominciato ad uscire del fumo. Secondo una prima ricostruzione il macchinista ha fermato il convoglio e ha dato l'allarme. A scopo precauzionale i Vigili del Fuoco hanno spento le linee di alimentazione elettrica ai due binari accanto. Il vagone è stato staccato dal convoglio e collocato in sicurezza in un'area della stazione; sarà trainato fino a Livorno per accertamenti e riparazioni.
La Procura della Repubblica di Lucca diretta da Domenico Manzione, competente per territorio, ha aperto un'inchiesta per ricostruire le cause dell'inconveniente ed accertare eventuali responsabilità. La magistratura vuole fare chiarezza su cosa sia accaduto: se si tratta di un "incidente di esercizio" o di un guasto dovuto a scarsa manutenzione e controllo dell'impianto (cuscinetti delle ruote o freni).