Il vicepresidente di Federlogistica-Conftrasporto, Davide Falteri, responsabile del progetto digitalizzazione, denuncia il mancato utilizzo dei fondi che il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha destinato al settore marittimo, in particolare alla digitalizzazione degli scali portuali.
"La digitalizzazione è la chiave di volta per il rilancio dei porti e del sistema logistico italiano: non solo rappresenta un'opportunità, ma è diventata una necessità per il settore dei trasporti. Ma al di là delle dichiarazioni di impegno, il progetto rischia di arenarsi al punto di partenza: ad oggi non risulta speso un singolo Euro delle risorse messe a disposizione a questo fine dal Pnrr", dichiara Falteri.
"Siamo preoccupati e chiediamo al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti -aggiunge- un repentino cambio di passo per evitare un nuovo fallimento dopo l'esperienza di Uirnet (la piattaforma logistica nazionale soppressa nel 2021 dopo 16 anni di servizio, NdR), facendo chiarezza sulle funzioni di Rete autostrade mediterranee (Ram) e sui Port Community Systems (Pcs)".
"E non è ancora chiaro quali siano le priorità -conclude Falteri- che si vogliono dare a supporto di imprese che, a partire dalla cybersecurity, necessitano di supporto concreto. I 1250 milioni previsti dal Pnrr per l'implementazione della piattaforma digitale logistica nazionale rischiano di essere destinati dal Governo ad altre attività. Ciò a causa dei ritardi che si stanno accumulando. Andrebbero invece spesi per un disegno di grande profilo, e non di micro assistenza".