Oggi è il Giorno della Memoria. Il 27 gennaio l'Italia celebra il ricordo di milioni di ebrei vittime dell'Olocausto, nonché la persecuzione e l'uccisione di sinti e rom, omosessuali, disabili ed oppositori politici. Per sensibilizzare la collettività sono stati organizzati centinaia di eventi. Tra questi c'è la testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre che racconterà la sua deportazione in treno dal binario 21 della stazione ferroviaria di Milano alle 18:00 di lunedì 30 gennaio.
Dal Binario 21 della stazione di Milano il 30 gennaio del 1944 partì il treno merci che condusse la 13enne Liliana Segre al campo di sterminio di Auschwitz. Con lei c'erano altre 604 persone, tra cui suo padre Alberto: solo in 22 fecero ritorno. È un viaggio nel tempo con i ricordi della senatrice, che si avvale anche di materiali fotografici, stampa e video dell'epoca, per ricordare una delle vicende più nere delle pagine della storia dell'uomo. Presenti alla commemorazione gli attori Paola Cortellesi e Pierfrancesco Favino ed il coro del Teatro alla Scala.
"I principi che informano la nostra Costituzione repubblicana e la Carta dei diritti universali dell'uomo sono la radicale negazione dell'universo che ha portato ad Auschwitz. Principi che oggi, purtroppo, vediamo minacciati nel mondo da sanguinose guerre di aggressione, da repressioni ottuse ed esecuzioni sommarie, dal riemergere in modo preoccupante -alimentato dall'uso distorto dei social- dell'antisemitismo, dell'intolleranza, del razzismo e del negazionismo, che del razzismo è la forma più subdola ed insidiosa", ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni: "La Shoah rappresenta l'abisso dell'umanità. Un male che ha toccato in profondità anche la nostra Nazione con l'infamia delle leggi razziali del 1938. È nostro dovere fare in modo che la memoria di quei fatti e di ciò che è successo non si riduca ad un mero esercizio di stile".