Il tasso di incidentalità dei monopattini in sharing registra un calo, nel 2022 se paragonato al 2021, pari all’80% rispetto alle percorrenze e del 78% se confrontato al numero di noleggi. È quanto emerge da un’analisi elaborata dall’Osservatorio Sharing Mobility.
Il numero di incidenti con lesioni a persone che ha coinvolto veicoli di micromobilità in sharing (biciclette, ciclomotori e monopattini) è passato dai 536 del 2021 a 172 del 2022. Nel complesso le maggiori criticità sono legate ai mezzi privati che non sono sottoposti agli stessi rigidi controlli dello sharing. La tipologia di veicoli privati è molto eterogenea e vi sono molteplici modelli non conformi alle direttive ministeriali aggiornate in agosto 2022.
Lo sharing ha dimostrato che un'applicazione precisa delle norme già in vigore riduce drasticamente il rischio di incidenti. A differenza dallo sharing - in cui vi è un controllo costante da parte delle Amministrazioni sia sulle caratteristiche dei mezzi che sulla loro area operativa - i veicoli privati, non essendo controllati da remoto, possono potenzialmente circolare a velocità non consentite e in aree non autorizzate, oltre ad avere caratteristiche tecniche e funzionali (quale la velocità) non conformi alla normativa vigente.
Secondo Assosharing, associazione di categoria nata nel 2020 del comparto sharing mobility che conta oltre 5 milioni di utenti iscritti in Italia, l’aumento dell’esperienza, il miglioramento delle specifiche tecniche e l’abbassamento della velocità massima da 25 km/h a 20 km/h, hanno comportato un miglioramento delle condizioni di sicurezza.
Assosharing ribadisce, infine, la piena disponibilità al confronto ed al dialogo con il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Matteo Salvini, con l'obiettivo di individuare e adottare misure condivise che consentano un ulteriore rafforzamento della sicurezza stradale, a tutela di utenti e cittadini.