Il produttore di camion Volvo Trucks, divisione dei mezzi pesanti del Gruppo automobilistico svedese, ha comunicato oggi i dati finanziari del quarto trimestre. Questi riportano un utile in aumento (+21% sul 2022), leggermente inferiore alle aspettative degli analisti. Ciò che più preoccupa è però la conferma delle difficoltà nella catena di approvvigionamento che sono destinate a protrarsi. E così il titolo azionario ha chiuso in calo del -2.18% in borsa.
"L'attività continua ad essere influenzata dalla volatilità della catena di approvvigionamento di componenti" a causa delle pressioni degli alti prezzi dell'energia e di produzione sui fornitori di Volvo. "Continueremo quindi ad avere disordini, interruzioni e costi extra nella costruzione di camion ed in altre parti del Gruppo", ha affermato l'amministratore delegato di Volvo Trucks, Martin Lundstedt.
L'utile operativo dell'azienda nel quarto trimestre è pari a 1,19 miliardi di dollari, contro una previsione degli analisti di 1,22 miliardi di dollari. Questo perché i problemi alla supply chain hanno ritardato i tempi di consegna dei camion, poi l'aumento dell'inflazione e la crisi energetica hanno complicato le cose. Un caos che non ha colpito solo Volvo, ma anche i suoi più diretti rivali come i tedeschi Daimler Trucks e Traton.