Il Gruppo automobilistico americano Ford è pronto a tagliare 3200 posti di lavoro in Europa. La maggior parte dei licenziamenti prevista è concentrata nelle fabbriche della Germania. A rischiare fortemente sono i dipendenti occupati nel settore sviluppo (2500) ed in quello amministrativo (700). Si tratta di una scelta determinata dalla volontà di trasferire lo sviluppo di alcuni prodotti negli Stati Uniti.
"Maggiori dettagli saranno condivisi una volta che i nostri piani saranno definitivi ed avremo prima informato i nostri dipendenti", ha spiegato il Gruppo in una nota, mettendo l'accento sul piano di investimenti da 2 miliardi di dollari per riconvertire la produzione all’elettrico con l’obiettivo di 2 milioni di veicoli entro il 2026.
È quanto riporta l’agenzia di stampa economica statunitense "Bloomberg", che cita come fonte il sindacato tedesco dei metalmeccanici "IG Metall". I rappresentanti dei lavoratori hanno riferito che l'azienda americana ha ufficializzato la sua intenzione nel corso di una riunione straordinaria del consiglio di fabbrica che si è tenuta presso lo stabilimento di Ford a Colonia.
Oggi il Gruppo statunitense conta in Europa circa 35.000 dipendenti. Questi ultimi licenziamenti arrivano dopo una decisione simile presa nell’estate 2022, con l'annuncio del taglio di circa 2000 dipendenti e 1000 collaboratori impiegati nelle fabbriche fra Stati Uniti, Canada ed India.