La tratta marittima che oggi prevede il collegamento dei porti di Cagliari, Arbatax e Civitavecchia in regime di continuità territoriale, ossia a prezzi calmierati per i residenti ed i nativi in Sardegna, potrebbe presto perdere il sostegno economico del Governo. A partire dal 31 marzo, infatti, la gestione passerà in mano all'armatore Grimaldi e la rotta non trova il sostegno del Governo Meloni.
"Oggi abbiamo depositato un’interrogazione urgente, sulla scia di quanto già avvenuto in Parlamento. In attesa che il presidente della Regione, Christian Solinas, e l’assessore ai Trasporti, Antonio Moro, ci rispondano, se mai ci risponderanno, credo che sia urgente prepararsi alla mobilitazione. Non possiamo stare inermi. Non ora, non noi", ha dichiarato il consigliere regionale Salvatore Corrias (Pd).
"Si ripresenta, puntuale come una spada di Damocle. Il solito scenario per il futuro -ha proseguito il politico sardo- stavolta ancora più incerto. Drammaticamente più incerto, visto che la tratta sembra destinata alla cancellazione. Alla faccia della continuità territoriale e dell’insularità, garantite per costituzione. Alla faccia nostra, che da oggi non possiamo più nemmeno prenotare".
Cosa sia successo lo ha spiegato il sottosegretario al ministero Infrastrutture e trasporti, Tullio Ferrante: "La rotta da Civitavecchia, con tappa ad Arbatax è considerata scarsamente redditizia dagli armatori perché caratterizzata da costi molto elevati e condizionata dalla concorrenza esercitata da altre linee". "Sia la Commissione europea che l’Autorità di regolazione dei trasporti hanno espresso perplessità sulla necessità di mantenere la linea in regime di servizio pubblico".