La tendenza dei costi del trasporto marittimo per i beni di consumo nel 2023 dovrebbe restare stabile o andare in flessione. È quanto emerge dal monitoraggio dello Shanghai Containerized Freight Index, che misura le tariffe e volumi di merce movimentati lungo le principali 12 rotte commerciali cinesi. Si tratta di una stima legata al tonfo del numero di container movimentati negli ultimi 12 mesi, con una domanda che rimane tiepida.
L'anno scorso nei porti di Singapore e Shanghai, tra i più grandi del mondo, sono transitati meno container rispetto al 2021, anno in cui la frenesia dettata dalla pandemia ha innescato un'impennata di acquisti che ha bloccato le catene di approvvigionamento, facendo impennare i costi di spedizione.
Secondo la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (Unctad, United Nations Conference on Trade and Development) nel 2023 il volume del commercio marittimo riprenderà a livello globale, ma la crescita si fermerà al di sotto degli standard storici. Ciò potrebbe tradursi anche in una guerra dei prezzi a tutto campo, hanno avvertito i tedeschi di Container xChange.