Il Consiglio dei ministri guidato dal presidente Giorgia Meloni ha varato un decreto ad hoc per gestire l'impennata dei prezzi dei carburanti e combattere la speculazione che c'è dietro. Tra le novità: il monitoraggio dei prezzi diventa giornaliero; introdotto per i benzinai l'obbligo di esporre il prezzo alla pompa; fissato un tetto agli aumenti del costo dei carburanti sulle autostrade. La Guardia di Finanza attiva 660 reparti antifrode.
Il Governo punta a "intervenire sulle società concessionarie e soprattutto su chi gestisce i caselli e le pompe di benzina sulle autostrade, per tenere sotto controllo i prezzi, perché andare a lavorare non può e non deve essere un lusso", -spiega il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei ministri.
Una direttiva della Guardia di Finanza, che segue le indicazioni arrivate dal ministero dell'Economia e delle finanze (Mef), prevede un'attività di controllo "strutturata e capillare" sul territorio, soprattutto nelle autostrade, con l'obiettivo "di contribuire a calmierare gli aumenti dei prezzi". Il piano è già partito e vede impegnati oltre 660 reparti operativi del corpo, supportati dai reparti speciali.