L'associazione che tutela gli interessi degli autisti del trasporto privato Ncc (Noleggio con conducente) ed autobus turistici, Sistema trasporti, chiede al Governo Meloni interventi a tutela della categoria contro l'aumento del prezzo dei carburanti. Dal primo gennaio 2023, infatti, con la fine degli sconti sulle accise, si registra un incremento di +18,3 centesimi di Euro al litro su benzina e gasolio, e di +4,3 centesimi al litro sul Gpl.
"Il gasolio a due Euro al litro, a causa del taglio del contributo pubblico sulle accise, rischia di dare un colpo di grazia ai servizi di mobilità legati al business ed al turismo. Mi riferisco alle 25.000 imprese del nostro comparto che a differenza delle merci non godono dello sgravio delle accise", sostiene in una nota Francesco Artusa, presidente di Sistema trasporti.
"Dopo 100 giorni dalla formazione del Governo -prosegue- il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, semplicemente non si sta occupando di trasporti". "Esortiamo con forza il dicastero a convocare la categoria per ascoltare le imprese e discutere gli interventi necessari".
"Abbiamo dei veicoli fermi per la mancanza di manodopera -aggiunge Artusa- impossibile da formare in tempi utili. Non vorremmo essere costretti a fermare anche gli altri per il costo carburante proibitivo a causa di accise insostenibili che peraltro, il ministro si è impegnato da anni a ridurre e che invece sono aumentate".