Il consiglio dei ministri ha approvato in questi giorni un decreto Dpcm (sostituisce quello precedente) con l'obiettivo di accelerare la procedura di privatizzazione del vettore aereo ITA Airways. Il testo mette nero su bianco le volontà dell'Esecutivo Meloni: l'ingresso di un partner industriale che detenga una quota di minoranza. Il documento sarà sottoposto al vaglio della Corte dei Conti e poi inviato alla Gazzetta ufficiale per la pubblicazione.
A proposito della vendita di ITA Airways, si registra un intervento del ministro del Mef, Giancarlo Giorgetti, che nel consiglio dei ministri avrebbe affermato: "Cerchiamo un partner industriale per farla funzionare". Proprio lui ha dato una svolta all’iter di privatizzazione: prima non prorogando il negoziato in esclusiva il 31 ottobre con il fondo statunitense Certares, poi riaprendo la data room a Lufthansa il 16 novembre. Oggi segue personalmente il dossier.
Intanto, l'amministratore delegato di ITA Airways, Fabio Lazzerini, ha confermato: "Stiamo lavorando molto con Lufthansa, in maniera molto collaborativa, stiamo condividendo informazioni con loro", ma per la vendita "quanta quota ed in che modalità lo deciderà il ministero delle Finanze", ha affermato a margine di un incontro all'aeroporto "Pietro Savorgnan di Brazzà" di Gorizia-Ronchi dei Legionari.
Il decreto prevede che "la cessione della partecipazione in ITA è effettuata tramite trattativa diretta" ed è "limitata ai soggetti che singolarmente o nell’ambito di un raggruppamento hanno partecipato alla procedura" manifestando già interesse per l'acquisizione (Lufthansa, Msc, fondo Certares, fondo Indigo Partners).
Tuttavia, adesso "nell’ambito degli offerenti deve essere necessariamente presente una compagnia aerea, che deve acquisire la maggioranza del capitale oggetto di ciascuna fase dell’operazione". Inoltre, nel decreto si legge che "l’offerente deve garantire che anche alla data dell’uscita del ministero dell’Economia dal capitale di ITA Airways la maggioranza del capitale di questa sia detenuto da una compagnia aerea".
Insomma, se il fondo d'investimento statunitense Certares volesse tornare in gara, dovrà non solo coinvolgere il Gruppo aereo Air France-Klm, ma anche lasciare a loro la guida della cordata (cosa al momento impossibile perché secondo Bruxelles Air France, prima di investire denaro, deve restituire a Parigi gli aiuti di Stato ricevuti durante la pandemia).
Per questo motivo, a parere di alcuni esperti del settore, sembra un decreto a misura di Lufthansa, unica società al momento che soddisfa i requisiti. Difatti, il Gruppo tedesco dell'aviazione ha fatto sapere di voler rilevare il 40% di ITA Airways per poi salire al 100%. Esattamente come previsto dal nuovo atto del consiglio dei ministri, che con il nuovo decreto ha cancellato i limiti imposti dal precedente, che prevedeva per il Mef il mantenimento di "una partecipazione di minoranza, non di controllo".