Con l'entrata in vigore della nuova legge sulla promozione della sicurezza economica nazionale, il consiglio dei ministri del Giappone ha deciso di dichiarare semiconduttori, batterie e terre rare come "beni strategici di interesse nazionale" per assicurarne la piena disponibilità anche in periodi di emergenza. La direttiva prevede anche l'erogazione di aiuti finanziari ai fornitori di tali beni strategici per garantire investimenti di capitale e piani di stoccaggio. Oltre a questi elementi, completano la lista dei beni protetti gas naturale, fertilizzanti, farmaci antibatterici, robot industriali, componenti per aerei e navi, cloud computing e magneti permanenti. Il governo nipponico ritiene che la dipendenza del sistema industriale del Paese dalle catene di approvvigionamento esterne rappresenti una minaccia alla sicurezza economica nazionale, motivo per cui ha deciso di rafforzare la tutela di tali beni. Tuttavia, l'obiettivo di costruire catene di approvvigionamento resilienti per tutti i beni strategicamente importanti non può essere raggiunto dal Giappone da solo. Perciò, il governo promuoverà una maggiore cooperazione con i Paesi alleati. La direttiva rappresenta un importante passo in avanti verso la sicurezza economica nazionale. L'esecutivo spera che essa riuscirà a garantire ai giapponesi una maggiore sicurezza e stabilità finanziaria anche in periodi di crisi.
"Beni strategici: Giappone verso sicurezza economica"
Perciò, il governo promuoverà una maggiore cooperazione con i Paesi alleati
Tokyo, Giappone
Mobilita.news
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