La procura di New York e l'ispettorato generale dell'autorità aeroportuale del New Jersey hanno formalizzato nelle scorse ore l'accusa di cospirazione contro due uomini, Daniel Abayev e Peter Leyman, 48 anni, arrestati ieri con l'accusa di essere i presunti hacker che si sarebbero introdotti nei sistemi informatici di gestione delle prenotazioni dei taxi presso l'aeroporto "John Fitzgerald Kennedy" di New York. I due rischiano 10 anni di carcere.
"Come affermato nell'accusa, questi due imputati, con l'aiuto di hacker russi, hanno frodato l'autorità aeroportuale. Per anni, l'hacking degli imputati ha impedito ai tassisti onesti di intascare regolarmente le tariffe che gli spettavano" presso lo scalo newyorkese, ha dichiarato il procuratore degli Stati Uniti Damian Williams.
Secondo le indagini, Abayev e Leyman, avrebbero alterato il sistema di gestione delle corse dei taxi, consentendo ad alcuni autisti disonesti di superare la fila di attesa presso l'aeroporto. Un servizio offerto dai due hacker per la cifra di 10 dollari per una corsa, quella che va dall'aeroporto al centro città, che vale oltre 70 dollari ed è una delle più redditizie per i tassisti.
Le accuse riguardano reati commessi almeno da settembre 2019 allo stesso mese del 2021. La gestione delle file avviene attraverso il sistema Dispatch System, che avverte i tassisti presenti in un'area di attesa autorizzata presso l'aeroporto, di entrare e raggiungere il terminal dove attendono i clienti. Abayev e Leyman hanno consentito ad un gran numero di autisti di saltare la fila. Secondo le stime la truffa avrebbe consentito di riprogrammare fino a 1000 viaggi giornalieri in modo fraudolento.