I porti italiani stanno vivendo un momento di crescita dei traffici. L'associazione Assoporti, che riunisce gli scali italiani, ha infatti pubblicato dei dati che dimostrano come il movimento di merci sia aumentato del 3,4% rispetto allo scorso anno, con oltre 362 milioni di tonnellate movimentate. In particolare, i container sono aumentati del 5,2%, le rinfuse liquide del 4,4%, quelle solide dell'8%, le altre merci del 2,2% e solo il traffico ro-ro ha riportato un segno negativo: - 1,5%.
Anche il trasporto-passeggeri mostra segnali di miglioramento: i primi nove mesi dell'anno hanno registrato un aumento del 38,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, anche se resta da colmare un gap del 6,3% rispetto al 2019, pre-Covid.
Le crociere, in particolare, segnano un'importante inversione di tendenza, anche se i numeri (6.528.761) non sono ancora paragonabili a quelli pre-Covid, con una perdita del 30%.
Secondo il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, “La guerra in Ucraina continua ad infliggere colpi molto duri al trasporto marittimo, in particolare quello connesso alle materie prime ed all'energia. Un ragionato ottimismo, però, ci porta a sperare che questa situazione si risolverà in tempi auspicabilmente brevi”.