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Fincantieri: cda approva piano industriale 2023-2027

Ulteriore rafforzamento sistema stabilimenti italiani ed esteri - ALLEGATO

Il consiglio di amministrazione di Fincantieri SpA, presieduto dal generale Claudio Graziano, ha esaminato ed approvato il piano industriale 2023-2027, illustrato dall’amministratore delegato Pierroberto Folgiero.

Il piano si colloca in un contesto caratterizzato dall’uscita dall’emergenza sanitaria Covid-19, dalle dinamiche geopolitiche e dagli scenari macro-economici globali in continua evoluzione. Tale contesto offre al contempo significative opportunità per Fincantieri, grazie alle sue competenze distintive nella cantieristica navale ad alto valore aggiunto.

Il piano industriale esprime l’ambizione del Gruppo di diventare riferimento mondiale nella realizzazione e gestione a vita intera della nave digitale e green, per i settori del turismo crocieristico, della difesa e dell’energia. Forte della sua eccellenza industriale, mira inoltre a rafforzare il posizionamento competitivo internazionale del Gruppo e dell’industria navalmeccanica italiana, creando valore anche per la filiera.

In quest’ottica, verranno potenziate ulteriormente le sinergie tra i settori cruise, difesa e navi specializzate off-shore, sulla scia della transizione energetica e dell’innovazione tecnologica.

Nel settore delle navi da crociera, Fincantieri è "leader" con oltre il 40% della quota di mercato e 120 navi da crociera costruite dal 1990, ovvero oltre un terzo della flotta oggi in esercizio. Il Gruppo ha 28 navi in portafoglio (al 30 settembre 2022) con consegne previste fino al 2028 e vanta tra i propri clienti i principali player mondiali del turismo crocieristico.

Il prossimo ciclo industriale di questo settore sarà caratterizzato da due dinamiche: 

(i) la ripresa del turismo, dopo il periodo caratterizzato dall’emergenza pandemica, con una chiara preferenza verso le crociere, a livelli superiori al 2019, e l’ingresso di nuovi operatori nel settore delle navi extra lusso 

(ii) la digitalizzazione e la transizione ecologica, con un aumento della richiesta di navi equipaggiate con tecnologie all’avanguardia ed alimentate da motori di nuova generazione. 

Presente da sempre nel settore della difesa, dal 1990 il Gruppo ha consegnato oltre 130 unità navali di cui circa 50 all’Italia, altrettante agli Stati Uniti ed oltre 30 unità a marine militari di altri paesi esteri. Fincantieri è inoltre partner strategico della Marina militare italiana, tra le più moderne al mondo. È "leader" di mercato per le navi di superficie ad alto contenuto tecnologico, sta consolidando la capacità di produrre sommergibili di nuova generazione e continua a dimostrare nel corso degli anni la sua forza nel rispondere alle esigenze dei clienti nazionali ed internazionali.

La spesa per mezzi navali è prevista crescere in linea con la spesa globale per la difesa, trainata dagli investimenti delle nazioni dell’Europa occidentale e dell’Asia-Pacifico. Forte della sua capacità di integratore di piattaforma e dei programmi in esecuzione, il Gruppo intende potenziare la propria efficacia commerciale verso marine militari di primario rilievo nello sviluppo anche di nuovi progetti in mercati esteri accessibili, quali l’area asiatica ed il Medio Oriente. 

Fincantieri continua ad essere prime mover nel settore delle unità navali a supporto dello sviluppo dell'eolico off-shore, con dieci unità in portafoglio di tipo Construction Service Operations Vessel (Csov) - Service Operation Vessel (Sov) e due posacavi. Inoltre, prosegue lo sviluppo di unità off-shore all’avanguardia con controllo remoto e propulsione green, destinate a rivoluzionare le operazioni in mare. Tra queste, Fincantieri conta ben 14 navi robotizzate, equipaggiate con motori progettati anche per l’utilizzo di ammoniaca verde come combustibile.

La spinta verso la decarbonizzazione e gli investimenti nel campo delle energie rinnovabili comporterà un aumento significativo della domanda di mezzi navali specializzati, in particolare nel settore eolico offshore. Grazie al suo know-how e alla leadership nella costruzione di SOV, il Gruppo punta a cogliere le opportunità derivanti dalla crescita della potenza installata a livello mondiale prevista nel 2030 e del fabbisogno addizionale di oltre 150 unità per l’installazione e manutenzione dei campi eolici.

Il management presenterà al mercato i dettagli della strategia di Gruppo in occasione dell’approvazione del bilancio annuale. 

 Pierroberto Folgiero, amministratore delegato dell'industria ha commentato: Distintività e sostenibilità sono punti qualificanti del nostro piano, ci permetteranno di continuare a crescere, volgendo in opportunità le criticità del settore e del contesto macroeconomico. Le linee guida del piano 2023-2027 si basano su cinque pilastri volti a far evolvere Fincantieri in leader mondiale nella abilitazione della transizione energetica per le grandi navi e nella costruzione e gestione di navi sempre più automatizzate e digitalizzate. Tale evoluzione è possibile grazie (i) alla focalizzazione sui nostri tre core business –navi da crociera, navi militari e navi specializzate off-shore– con riferimento ai quali siamo pronti ad essere pionieri nella abilitazione delle nuove tecnologie. Il piano prevede l’impegno continuo sulla modernizzazione e digitalizzazione delle operazioni dei cantieri navali fino all'eccellenza, e la massima attenzione alla disciplina finanziaria e al deleveraging".

Al fine di rafforzare ulteriormente il posizionamento e la distintività competitiva del Gruppo nel panorama dell’industria navalmeccanica a livello internazionale, sono state individuate specifiche linee di azione e progetti strategici da realizzare in arco piano con un focus su capitale umano, tecnologie abilitanti e catene di fornitura.

Massima concentrazione sul core business navale, cruise, difesa ed off-shore, e nella realizzazione del portafoglio ordini

· Aumento dell’efficienza di ingegneria e produzione, grazie alla rivisitazione dei processi produttivi e digitalizzazione dei cantieri 

· Aumento della competitività del business delle navi specializzate, a fronte delle prospettive di crescita del settore wind off-shore

· De-risking e partnering del business delle infrastrutture

· Potenziamento del business dell’arredo a supporto delle attività captive ed espansione nel non captive

· Supporto all’indotto, con programmi di sviluppo delle competenze e dei mestieri

Estensione delle fornitura di servizi offerti volta a massimizzare l’efficacia e l’efficienza operativa della nave nel suo intero ciclo di vita

· Rafforzamento ulteriore del ruolo di digital design authority e di integratore di soluzioni complesse che includono sistemi di automazione, data management ed Intelligenza Artificiale

Consolidamento delle proprie competenze di integratore di piattaforma 

· Rafforzamento delle competenze di Orizzonte Sistemi Navali volta a massimizzare le capacità di integrazione dei sistemi di combattimento

Creazione di valore attraverso la costante mitigazione dei rischi, la forte attenzione alla gestione dei costi e l’ottimizzazione delle dinamiche di cassa

· Adozione di un approccio interfunzionale ed interdivisionale, estendendo le best practice nei processi di acquisto

· Disciplina finanziaria, assegnando responsabilità specifiche e trasversali per il controllo delle spese e grazie alla standardizzazione dei processi

 Commitment industriale alla strategia di sostenibilità

· Abilitazione dell’applicazione a bordo nave di nuove tecnologie di propulsione (nuovi motori a combustione interna e celle a combustibile) e nuovi carburanti (Lng, metanolo, ammoniaca e idrogeno) facendo leva sulle competenze e capacità produttive già consolidate in-house

· Identificazione di una chiara strategia di sostenibilità che potenzi 

(i) la salvaguardia del patrimonio di competenze, promuovendone la crescita e la valorizzazione costante del capitale umano in un ambiente inclusivo ed internazionale 

(ii) l’identificazione di una roadmap volta a rispondere proattivamente alle regolamentazioni sempre più stringenti, ed offrire ai clienti soluzioni innovative per il raggiungimento dell’obiettivo di Net Zero 

(iii) l’aumento della competitività, attraverso un miglioramento costante dell’efficienza e della sicurezza, mantenendo standard di eccellenza in tutta la filiera di fornitura.

La versione integrale in inglese del piano industriale (14 pagine) è allegata a questa Mobilità.news.

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