Per la prima volta nella storia un gruppo di scienziati statunitensi è stato in grado di produrre una reazione di fusione nucleare che genera più energia di quella necessaria per innescarla. È quanto rivela in anteprima il quotidiano nord-americano "Washington Post". L'ufficializzazione verrà data domani nel corso di una conferenza-stampa programmata dal dipartimento statunitense dell'energia.
"Annunceremo importante svolta scientifica", intanto "l'analisi è ancora in corso". "Non vediamo l'ora di condividere ulteriori informazioni martedì quando questo processo sarà completato", hanno dichiarato i portavoce del dipartimento statunitense dell'energia.
Si tratta di "una pietra miliare nella decennale e costosa ricerca per sviluppare una tecnologia che fornisca energia illimitata, pulita ed economica". Una conquista tecnologica che il quotidiano definisce il "Santo Graal". Infatti, la produzione di energia senza emissioni di carbonio è un obiettivo che gli scienziati hanno inseguito sin dagli anni '50.
La fusione nucleare è considerata da alcuni come l'energia di domani, in particolare perché produce poche scorie e nessun gas serra. La scoperta sarebbe avvenuta presso la National Ignition Facility, ospitata nei Lawrence Livermore National Laboratory, in California. La reazione di fusione ha prodotto un guadagno netto di energia del 120%, ha riferito il quotidiano britannico "Financial Time", citando fonti a conoscenza del dossier.