Il ministro delle Imprese e del "Made in Italy", Adolfo Urso, ha fatto il punto della situazione riguardo le priorità in agenda nel suo dicastero. 'Il nostro sarà il ministero dell'Italia, cioè dell'impresa italiana. Ma siamo ben consapevoli che dobbiamo favorire la crescita di 'campioni europei', anche a leadership italiana", ha dichiarato in un'intervista al quotidiano "Il Giornale".
"Per questo ci vuole uno 'Stato stratega' non uno Stato interventista. Lo Stato -ha aggiunto- definisce le strategie e indica la strada su cui poi le imprese liberamente circolano, spero nella stessa direzione ed alla velocità dei tempi moderni". ''Abbiamo una visione concreta della realtà, non ci muove l'ideologia ma l'interesse nazionale. E i dossier che lei cita lo dimostrano, in alcuni accelereremo la privatizzazione, in altri riaffermeremo il ruolo dello Stato''.
Sul dossier Acciaierie d'Italia, secondo il ministro Urso occorre ''invertire subito il declino produttivo di Ilva. Oggi produce appena tre milioni di tonnellate a fronte dei sei concordati, con l'obiettivo di tornare ad otto. Le risorse stanziate devono essere impegnate a questo fine, stiamo valutando anche se siano necessari ulteriori interventi legislativi per facilitare riconversione ed investimenti''.
Infine, il dossier scottante della privatizzazione del vettore aereo di bandiera ITA Airways, il ministro spiega: ''Un partner industriale rilevante con un progetto di sviluppo degli hub italiani. Ita non sarà mai più una compagnia di Stato ma vorremmo che tornasse ad essere una compagnia di bandiera, cioè al servizio degli italiani e dei turisti che sempre più desiderano venire nel nostro straordinario Paese''.