Chi ha acquistato un'auto Citroen modello C3 e Ds3 prodotta tra il 2009 e il 2019 può ora chiedere il risarcimento. Questo a causa della presenza di airbag difettosi installati su circa 190.000 veicoli: potrebbero provocare esplosioni anche letali. Il Tribunale delle Imprese di Torino, come afferma il Codacons, ha dichiarato nell’ordinanza emessa a firma del presidente Silvia Vitro ammissibile la class action nei confronti di Groupe Psa Italia e Stellantis. L'azione legale è stata presentata dall'associazione insieme ad Adusbef e Assourt: "Con tale class action le tre associazioni chiedono la condanna al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali calcolati, rispettivamente, in 30 euro per ogni giorno di indisponibilità dell’auto e in 1500 Euro per il disagio psichico registrato dai singoli proprietari delle vetture a seguito della scoperta di un dispositivo potenzialmente pericoloso per la loro vita, per un totale di 285 milioni di Euro".
Ci saranno 150 giorni di tempo per l'adesione all'azione collettiva da parte dei proprietari interessati e per chiedere il risarcimento nei confronti di Groupe Psa Italia e Stellantis. A novembre il tribunale poi quantificherà l'importo esatto che spetta a ogni automobilista danneggiato. Già a partire dal 15 aprile "sul sito del Codacons sarà pubblicata la pagina che consentirà ai proprietari coinvolti di aderire formalmente alla class action contro gli airbag killer", spiegano le tre associazioni.