Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, intervistato da Skytg24, si esprime sui dazi imposti da Trump: "Aspettiamo le decisioni e prepariamo la nostra risposta, ma dovrebbe essere evitata l'escalation".
Riguardo al comportamento che l'Ue dovrebbe mantenere in risposta al presidente americano, Urso invita alla cautela e aggiunge: "Se agiamo con contromisure ci facciamo male da soli. La soluzione non è quella di reagire meramente creando una escalation nella guerra commerciale che avrebbe solo perdenti, ma quello di avere una politica strategica più ampia creando nuovi accordi bilaterali, per esempio con l'India".
Il ministro sostiene che particolarmente dannosa per le aziende europee sia stata la "politica folle del green deal", una politica descritta da lui come "clamorosamente fallita", che "ha prodotto un ritardo tecnologico di 10 anni". Vede per questo la crisi dell'auto come la punta dell'iceberg della crisi dell'industria europea. Si allinea così alle dichiarazioni di John Elkann, che durante l'incontro con il presidente Trump avvenuto lunedì 31 marzo, ha affermato di voler ripristinare standard ambientali sulle emissioni delle auto meno rigidi perché vede quelli attuali come un limite per la produzione di automobili.
Sul settore dell'automotive e con riferimento a Stellantis Urso dichiara: "Abbiamo rimesso sulla strada l'auto italiana dopo che ne era uscita a differenza di quanto sta accadendo in Europa dove gli stabilimenti stanno chiudendo. Dobbiamo costruire le condizioni per fare le gigafactory in Europa".
Urso sottolinea inoltre la necessità di agire attraverso una politica commerciale europea che permetta alle imprese europee di essere competitive, che tuteli il mercato interno e che abbia come obiettivo l'autonomia strategica su energia e materie prime critiche, tecnologia green e digitale.