Oggi John Elkann, presidente di Stellantis, è stato ascoltato alla commissione Attività produttive della Camera dei deputati. Durante l'audizione ha come prima cosa affermato che "il nuovo ceo di Stellantis sarà annunciato entro la prima metà dell’anno".
Ha poi ricordato la grande crisi che colpì Fiat nel 2003 sottolineando come grazie agli investimenti ricevuti dalla famiglia Agnelli ed alla guida di Sergio Marchionne l'azienda si è ripresa fino ad oggi che rappresenta il quarto gruppo automobilistico al mondo, con un fatturato di 157 miliardi di Euro. Nel suo intervento ha continuato evidenziando gli investimenti di Stellantis in Italia, nello specifico negli ultimi vent'anni hanno raggiunto i 53 miliardi di Euro per ricerca e sviluppo, a fronte di contributi pubblici pari ad un miliardo. Tra le difficoltà del settore automobilistico Elkann ha individuato: la riduzione del mercato domestico del 30% negli ultimi vent’anni ed il calo dell’occupazione del 20%. Tuttavia ha ribadito che Stellantis ha mantenuto la produzione negli stabilimenti italiani, esportando i marchi nazionali e producendo modelli come Jeep in Basilicata, Dodge in Campania e veicoli commerciali in Abruzzo.
Un altro tema trattato riguarda la concorrenza con i produttori cinesi, Elkann ha evidenziato lo svantaggio competitivo dell'industria automobilistica europea, dovuto a costi manifatturieri più elevati del 40% rispetto alla Cina ed a prezzi dell'energia cinque volte superiori. Infine ha espresso l’auspicio che il rapporto tra il marchio e l’Italia non sia più un tema divisivo, ma un’opportunità di crescita comune. Ha ricordato che, dal 2004 al 2023, l’azienda ha prodotto in Italia 16,7 milioni di veicoli, generando un valore complessivo di quasi 700 miliardi di Euro e contribuendo significativamente all'economia nazionale.