Eni ieri ha firmato tre accordi strategici per ampliare la sua cooperazione con gli Emirati arabi uniti, i settori coinvolti sono stati: i data center, la trasmissione di energia rinnovabile e i minerali critici. Le intese sono avvenute in occasione della visita di Stato del presidente degli Emirati arabi uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed al Nahyan, e alla presenza del presidente del Consiglio Italiano, Giorgia Meloni.
"Una cooperazione strategica che sottolinea il nostro impegno nel guidare il progresso tecnologico e contribuire alla sicurezza energetica su scala globale." cosi ha definito la giornata l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi.
Nel settore delle infrastrutture digitali, Eni ha stretto una partnership con Mgx, fondo di investimento specializzato in Ai e tecnologie avanzate, e G42, holding per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale con sede a Dubai. L’accordo prevede la costruzione di data center in Italia con una capacità It fino a 1 GW, alimentati da "blue power", energia elettrica a basse emissioni di carbonio. Il primo progetto, avrà sede a Ferrera Erbognone (Pavia), e avrà una capacità iniziale di 500 MW.
Sul fronte energetico ha siglato un’intesa con Masdar e Taqua Transmission per l’importazione di energia rinnovabile dall’Albania in Italia. Il progetto prevede la trasmissione di fino a 3 GW attraverso una nuova interconnessione sottomarina da 1 GW tra i due Paesi. L’accordo segue il quadro di partenariato strategico tripartito firmato a gennaio 2025 tra Italia, Albania e Emirati Arabi Uniti.
Infine per il settore delle materie prime strategiche, Eni e Adq, fondo sovrano degli Emirati, hanno firmato un memorandum of understanding per la ricerca e lo sviluppo di minerali critici, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza delle catene di approvvigionamento per entrambi i Paesi.
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