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Spagna, autorità investigativa multimodale (2), segmenti Trasporto ferroviario, marittimo e aereo

Un'unica autorità adottata anche da Olanda, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, Svizzera e Ungheria

La legge in questione disciplina infine i casi in cui nel medesimo incidente siano coinvolti una nave da guerra ed una nave civile oppure un aeromobile militare ed un aeromobile civile (come nel caso, ad esempio, della mid-air-collision occorsa il 29 gennaio scorso, negli Usa, tra un aereo dell’aviazione commerciale ed un elicottero dell’Us Army, in prossimità del "Ronald Reagan" Washington National Airport, vedi notizia AVIONEWS e link correlati): al riguardo, è previsto che l’autorità investigativa agisca di concerto, rispettivamente, o con la competente autorità investigativa della marina militare o con la Comisión para la Investigación Técnica de los Accidentes deAeronaves Militares (Citaam).

La decisione assunta dalla Spagna potrebbe costituire l’occasione per riflettere sulla situazione italiana, in un’ottica di miglioramento della stessa. In Italia, infatti, operano attualmente due distinti organismi investigativi: l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) e l’Ufficio per le investigazioni ferroviarie e marittime (già Direzione generale per le investigazioni ferroviarie e marittime, Digifema).

L’Ansv, organizzativamente e funzionalmente indipendente, è preposta allo svolgimento delle inchieste di sicurezza relative agli incidenti ed agli inconvenienti occorsi ad aeromobili civili; l’Ufficio per le investigazioni ferroviarie e marittime, invece, posto alle dirette dipendenze del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, è preposto allo svolgimento delle inchieste di sicurezza relative agli eventi occorsi nel settore ferroviario, marittimo/vie d’acqua interne e nei sistemi di trasporto ad impianti fissi (metropolitane, tram e veicoli leggeri su rotaia, filobus, scale mobili, ascensori, impianti a fune).

La scelta spagnola potrebbe rappresentare un utile punto di partenza per ragionare sul potenziamento e sull’eventuale accorpamento dei due predetti organismi, anche al fine di eliminare le problematiche più significative ripetutamente rappresentate sia dall’Ansv sia dall’Ufficio per le investigazioni ferroviarie e marittime nelle rispettive relazioni annuali.

L’Ansv, infatti, lamenta, da tempo, nei suoi rapporti al Parlamento (l’ultimo pubblicato riguarda l’anno 2023), di avere una forte criticità di organico, soprattutto nell’area investigativa, a cui si è potuto sopperire soltanto grazie al fondamentale supporto fornito dall’Aeronautica militare, con proprio personale in comando o proveniente dai ruoli dell’ausiliaria (quella che doveva essere una soluzione provvisoria per tamponare l’emergenza della carenza di organico civile si sta però ormai protraendo da un decennio). L’Ufficio per le investigazioni ferroviarie e marittime lamenta, invece, nelle sue relazioni relative all’anno 2023 (settore ferroviario/sistemi di trasporto ad impianti fissi e settore marittimo), che è stato ancora una volta disatteso l’auspicio degli anni precedenti, affinché ci fosse una transizione verso una nuova organizzazione, con contestuale consolidamento della autonomia funzionale ed organizzativa necessaria per lo svolgimento del ruolo di organismo investigativo indipendente.

Una revisione ponderata dell’attuale sistema potrebbe costituire infine anche l’occasione per ragionare sulla vigente modalità di designazione dei componenti del collegio dell’Ansv (in sostanza, il suo consiglio di amministrazione), che, se non effettuata con oculatezza e soprattutto nel rispetto di quanto previsto dalla normativa internazionale e dell’Unione europea, potrebbe minare l’indipendenza e la terzietà dell’ente stesso.

2- Fine

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news

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