“Ci spiace di aver svegliato una parte di Roma con il rumore dei nostri clacson; ci spiace aver creato ulteriori disagi al traffico; ma una sveglia dovevamo darla e l’abbiamo data al ministero delle Infrastrutture dei trasporti che ormai da due anni considera l’autotrasporto come una sorta di rendita del Paese, sottovalutando i rischi di un collasso complessivo del settore”.Così Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, ha commentato la manifestazione dei tir che si è tenuta oggi a Roma.
Da Saxa Rubra punto di concentrazione dei mezzi pesanti, si è staccata in prima mattinata una “delegazione” di quattro camion che ha raggiunto piazza Croce Rossa mentre una quarantina di mezzi (come pattuito con le autorità di sicurezza) ha percorso a velocità ridotta (Tir Lumaca) il raccordo anulare.
“Ormai le motivazioni della nostra protesta - afferma Longo - sono purtroppo note da anni e altrettanto nota è la sottovalutazione da parte del Governo di un eventuale blocco delle aziende di autotrasporto, alle prese con norme non rispettate, con tempi di pagamento folli, e più di recente con una cronica impossibilità di trovare autisti”.
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