Ad ottobre 2024 le immatricolazioni dei veicoli rimorchiati sono scese a 1200 unità, registrando una flessione rispetto allo stesso mese del 2023, quando le immatricolazioni sono state 1276. Da inizio anno fino al mese passato la perdita cumulata è stata pari al 14%, nove mesi su dieci hanno segnato dei cali, questo è quanto emerge dall'analisi dell'Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri (Unrae).
Michele Mastagni, coordinatore del gruppo rimorchi, semirimorchi ed allestimenti di Unrae, attribuisce questo calo all'anzianità del parco veicoli circolante ma soprattutto alla mancanza di politiche adeguate per stimolare il rinnovo delle flotte. Inoltre la situazione attuale oltre a rallentare la competitività con gli altri Paesi europei aumenta i rischi per la sicurezza stradale e l'impatto ambientale.
Unrae propone una serie di misure per fronteggiare la crisi, tra cui: disincentivi per i veicoli obsoleti, finanziamenti per il rinnovo dei mezzi e l'allineamento della normativa italiana a quella europea, consentendo la circolazione di veicoli fino a 18,75 metri di lunghezza. Mastagni afferma che la priorità deve essere quella di svecchiare le flotte per garantire un futuro sostenibile al settore, inoltre l'introduzione di incentivi prevedibili e di regolamentazioni più moderne rappresentano una soluzione fondamentale per rilanciare il mercato e colmare il divario con i vari competitor europei. Nel frattempo il 2024 si avvia a chiudersi con una significativa flessione per il settore.