Il 21 novembre a Naxos, Grecia, è stato siglato un accordo trilaterale tra il Paese, la Commissione europea e la Banca europea per gli Investimenti (Bei), per l'istituzione di un fondo nazionale dedicato alla decarbonizzazione delle isole greche. L'iniziativa si inserisce nel quadro dell'Unione europea per raggiungere l'obiettivo di neutralità climatica entro il 2050.
Il fondo sarà alimentato dalla vendita di 25 milioni di quote di emissione del Sistema europeo di scambio emissioni (Ets) che si stima genereranno circa 2 miliardi di Euro. Circa il 51% di questa somma sarà dedicato ai progetti di energia rinnovabile, la restante parte invece sarà destinata alle interconnessioni elettrice, alle stazioni di ricarica per veicoli Bev e alle infrastrutture per migliorare l'adattamento ai cambiamenti climatici.
Maroš Šefčovič, vicepresidente esecutivo per il "green deal" europeo, ha sottolineato durante la cerimonia di firma l'importanza di progetti come questo, che non solo contribuiscono a ridurre le emissioni, ma creano anche opportunità economiche.
Il ministro dell'ambiente e dell'energia della Grecia, Theodoros Skylakakis, ha espressamente ringraziato la Commissione europea e la Bei per il sostegno e la collaborazione nella preparazione dell'accordo, che ora entrerà nella fase operativa. I fondi europei per la transizione energetica non solo finanzieranno le infrastrutture necessarie, ma contribuiranno anche a rendere queste isole più resilienti agli impatti dei cambiamenti climatici.
Prossimamente sarà presentata ufficialmente dalla Grecia la proposta progettuale per il nuovo fondo, che sarà poi valutata dalla Bei in merito alle sue implicazioni economiche e ambientali. Questo progetto risulta particolarmente cruciale per uno dei Paesi europei più vulnerabile ai cambiamenti climatici.