Cgil e Uil hanno confermato lo sciopero generale di 8 ore per il 29 novembre, coinvolgendo tutti i settori pubblici e privati, ad eccezione delle ferrovie. La protesta è contro la manovra economica del Governo, e pur mantenendo la mobilitazione i sindacati hanno parzialmente accolto le indicazioni della Commissione di garanzia sugli scioperi che aveva suggerito di escludere alcune categorie, come trasporti, sanità e giustizia, per evitare sovrapposizioni con altre iniziative, come quella proclamata dalla Cub. Di conseguenza sono stati esclusi dallo sciopero il personale delle aziende ferroviarie e del trasporto merci su rotaia.
Le richieste dei sindacati includono aumenti salariali, la piena rivalutazione delle pensioni, finanziamenti straordinari per sanità e istruzione, e un piano di politica industriale volto a sostenere l’occupazione. Cgil e Uil hanno anche evidenziato le criticità derivanti dalla perdita del potere d’acquisto dei lavoratori, dal taglio dei servizi pubblici e dalla crescente precarietà nel mercato del lavoro. Un altro punto di forte contestazione è il disegno di legge sicurezza che secondo i sindacati minerebbe le libertà costituzionali, in particolare il diritto di manifestare il dissenso. Inoltre viene chiesto al Governo di reperire risorse attraverso la tassazione sugli extraprofitti e sulle grandi ricchezze, e di investire in politiche di welfare e sanità pubblica, ritenute fondamentali per il benessere del paese.
La reazione del Governo non si è fatta attendere. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha dichiarato che in caso di "sciopero selvaggio" senza il rispetto delle fasce di garanzia, interverrà personalmente per applicare la legge. Pur apprezzando l’esclusione del settore ferroviario dalla protesta, ha avvertito che eventuali interruzioni dei servizi, con danni ai cittadini, saranno contrastate con decisione.