Promessi nel 2018 dall'allora presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti come simbolo del rinnovamento per le ferrovie Roma-Lido, Roma-Civita Castellana-Viterbo, i nuovi treni non sono mai arrivati.
Il progetto in origine prevedeva un investimento totale di 314 milioni Euro, di questi 100 milioni già stanziati. L'accordo con Titagarh firema includeva la fornitura di 38 treni e la manutenzione decennale, con l'arrivo dei primi convogli entro il 2023. I controlli e le verifiche più recenti hanno fatto emergere che le fideiussioni presentate dal fornitore erano contraffatte.
Tra i casi più gravi Paybanco, istituto lettone che avrebbe garantito parte del contratto, risulta cancellato dal registro finanziario già dal 2016. Anche le garanzie attribuite alla compagnia finlandese Bothnia International sono state dichiarate false.
La regione Lazio ha avviato una diffida nei confronti del fornitore, chiedendo di ricostituire le garanzie entro 15 giorni, tuttavia i tempi di consegna restano incerti, è possibile che il primo treno venga consegnato nel febbraio 2025.
Laura Corrotti, consigliera regionale di Fratelli d'Italia, ha dichiarato che questa vicenda è un danno che port ala firma di Zingaretti, chiedendo trasparenza e un'audizione nella commissione regionale dedicata, inoltre ha aggiunto che il Partito democratico si deve assumere le proprie responsabilità e che non devono pagare i cittadini.
Dopo quasi 7 anni lo scandalo ha assunto i contorni giudiziari con un danno stimano di 56 milioni di Euro, nel frattempo le linee ferroviarie continuano a soffrire di gravi disservizi a danno degli utenti.