Le segreterie nazionali dei sindacati Fim, Fiom ed Uilm hanno proclamato scioperi per oggi lunedì 11 novembre 2024 in Leonardo aerostrutture e per le prossime settimane in Beko. Le proteste mirano a salvaguardare il futuro dei lavoratori e l’integrità degli stabilimenti di entrambe le aziende, in un contesto di grande incertezza.
La decisione arriva dopo le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, che ha ipotizzato un possibile scorporo della divisione Aerostrutture. Tale misura, dovuta alla difficoltà nei rapporti con Boeing, mette a rischio oltre 4000 posti di lavoro tra gli stabilimenti di Grottaglie, Foggia, Pomigliano D'Arco e Nola. I sindacati hanno espresso sdegno per il rischio che migliaia di lavoratori siano trattati come "un vuoto a perdere" e sottolineano che la decisione risulta incoerente con i recenti impegni presi da Leonardo.
Per Beko, invece, lo sciopero è stato annunciato per contrastare le preoccupazioni relative ad un'eventuale chiusura o ridimensionamento delle attività nei comparti del freddo e del lavaggio. La multinazionale ha dichiarato di voler fare dell’Italia un centro di eccellenza per il design e lo sviluppo globale, ma i sindacati ritengono le prospettive aziendali poco chiare e temono riduzioni di personale. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto che il Governo utilizzi ogni strumento, inclusa la "golden power", per tutelare i posti di lavoro e fermare eventuali chiusure o licenziamenti.
Fim, Fiom e Uilm chiedono il rispetto delle relazioni industriali e trasparenza sulle decisioni future di entrambe le aziende, ponendo l’accento sulla necessità di un dialogo che salvaguardi i diritti dei lavoratori e la tenuta industriale del Paese.