A margine dei lavori del consiglio competitività a Bruxelles, il ministro Imprese e Made in Italy (Mimit) Adolfo Urso ha tenuto una serie di bilaterali per discutere della proposta italiana di politica industriale per il settore dell’automotive Ue.
In particolare, Urso ha incontrato il ministro della Spagna per industria e turismo, Jordi Hereu; il ministro dell’Austria del lavoro e l’economia, Martin Kocher; il ministro dei Paesi Bassi per l’economia, Dirk Beljaarts; il ministro dell’industria della Romania, Ștefan-Radu Oprea; il ministro dell’industria di Malta, Silvio Schembri; il viceministro della Polonia per lo sviluppo economico e la tecnologia, Ignacy Nemczycki.
In tutti i bilaterali si è segnata una convergenza sulla necessità di un intervento, raccogliendo anche le indicazioni del report Draghi, e si è registrato un largo consenso sulla opportunità di anticipare l'esercizio della clausola di revisione del regolamento Co2 ai primi mesi del 2025, passaggio necessario per rivedere e rafforzare per tempo il percorso per il raggiungimento dei target del regolamento. Proposta che sarà uno dei pilastri del "non paper" che l’Italia condividerà con altri Paesi nelle prossime settimane.
La posizione italiana ha inoltre trovato riscontro nel corso della discussione del consiglio, anche dai rappresentanti di Slovacchia, Repubblica ceca e Lettonia, che hanno anch'essi rilevato la necessità di dotarsi di strumenti adeguati a sostenere l’industria europea, così come avvenuto ieri nel corso del colloquio con il vicecancelliere tedesco Robert Habeck.
La medesima convergenza si è registrata, con diversi Paesi, anche sulla revisione delle regole del Cbam (Carbon Border Adjustment Mechanism), con un focus sul settore siderurgico.
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