In Italia, più di un quarto delle persone che viaggia in autobus si dichiara insoddisfatto delle condizioni delle autostazioni. Muovendo da questo dato, FlixBus riporta nuovamente l’attenzione sul tema dell’infrastruttura in occasione della Settimana europea della mobilità, la campagna annuale promossa dalla Commissione europea per incentivare cambiamenti nei comportamenti di viaggio e promuovere una mobilità più sostenibile.
Nonostante la maggior parte dei passeggeri giudichi soddisfacenti i servizi e le condizioni delle fermate, più di 1 persona su 4 le ha infatti valutate come "scarse" o "molto scarse" durante il periodo di rilevazione. Tra le motivazioni indicate, in particolare, si ravvisa una mancanza di sicurezza personale alla fermata di arrivo (11%). Altri motivi di insoddisfazione riguardano l’assenza o il cattivo stato, presso la stazione di partenza, di servizi essenziali come pensiline (20%), servizi igienici (10%) ed aree di attesa attrezzate con posti a sedere (7%).
L'insoddisfazione dei passeggeri per le stazioni di partenza e di arrivo non è un aspetto secondario: al contrario, può influenzare in modo significativo la loro scelta del mezzo di trasporto. Non a caso, istituzioni e centri di ricerca affermano che la qualità delle infrastrutture è un fattore cruciale per incentivare l'uso del trasporto collettivo. Uno studio Ue sottolinea l'importanza di fornire strutture di attesa di alta qualità per rendere più attrattiva l'esperienza di viaggio. Studi di settore dimostrano inoltre che la qualità complessiva delle stazioni e dei terminal degli autobus può influenzare direttamente la decisione di una persona di optare per un autobus a lunga percorrenza.
Per questo, è fondamentale che le autorità locali, a cui è spesso affidata la gestione di tali spazi, garantiscano infrastrutture sicure ed efficienti, al fine di incentivare l'uso del trasporto collettivo e ridurre significativamente l'impatto ambientale di chi viaggia. Questo obiettivo è in linea con il tema della Settimana europea della mobilità di quest'anno dello ‘Spazio pubblico condiviso', definito come “un luogo in cui persone, mezzi di trasporto ed attività trovano ciascuno il proprio spazio”.