Con le Province del Medio Campidano e del Sulcis-Iglesiente, si è chiusa la prima serie di otto incontri regionali sull’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti Fer (Fonti energetiche rinnovabili), riservati alle amministrazioni comunali. Un confronto animato, franco e costruttivo, con punti di convergenza e un’interessante apertura alla duplice possibilità di trasformare la presenza di impianti alimentati da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica in opportunità di crescita, contrastando nel contempo i rischi di speculazione energetica.
Tra le piccole e grandi realtà delle due province è emersa la preoccupazione per le sorti di territori già molto trasformati da attività estrattive e industriali, ma anche un interesse delle comunità per l’autoproduzione. Quest’ultimo è un elemento che, come confermato dall’assessore dell’Industria, Emanuele Cani, sarà centrale nel nuovo Piano energetico regionale.
Agli incontri erano presenti anche i consiglieri regionali eletti nei territori che, nelle prossime settimane, affronteranno la discussione del disegno di legge per la definizione delle “Aree idonee”, nell’aula del Consiglio regionale.
Gli incontri con i territori riprenderanno a breve per la condivisione della prima bozza del disegno di legge sulle “Aree idonee”.
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