Entro la fine dell’anno, il ministero dell’Economia e finanza (Mef) riceverà un prospetto dettagliato destinato a richiamare i fondi finanziari verso Ferrovie dello Stato (Fs). Resta da decidere se l’operazione coinvolgerà la holding centrale, Rfi (Rete ferroviaria italiana) o Trenitalia, con le Frecce. La parola finale spetta al Mef, azionista principale di Fs.
Il progetto di apertura del capitale è una mossa che potrebbe implicare una vendita diretta di una porzione delle azioni ad un partner industriale o a più fondi finanziari. Secondo Stefano Antonio Donnarumma (ad e dg del Gruppo Fs), questa strategia potrebbe portare a nuove entrate pari a 6,7 miliardi di Euro, come stimato a settembre 2023.
Il manager, in carica come ad di Fs dal 27 giugno scorso, ha suggerito l'utilizzo di un modello chiamato Rab (Regulatory Asset Base). Questa metodologia offre garanzie precise agli investitori privati, assicurando un tasso di rendimento allineato a investimenti in settori a rischio equivalente.
Il Rab, già impiegato con successo in altre grandi realtà come Terna, stabilisce un tasso di rendimento regolato da un’autorità indipendente, come l'Autorità dei trasporti nel caso delle Ferrovie. Questo sistema implica una importante assicurazione per chi decide di investire in un’infrastruttura strategica come quella ferroviaria.
La bozza del piano sarà pronta entro l’anno, ma Donnarumma avverte che l’implementazione completa dell’apertura ai privati potrebbe richiedere fino a due anni. Le previsioni del documento strategico Nadef (Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza) di settembre 2023 prospettano entrate fino a 20 miliardi di Euro dalle privatizzazioni complessive, ma è probabile che la privatizzazione di Poste sia rallentata.
Un’altra questione cruciale riguarda la scelta del segmento in cui far entrare i privati: la capogruppo Fs, la controllata Rfi o Trenitalia. Ognuna di queste opzioni comporta diverse implicazioni strategiche e finanziarie, richiedendo valutazioni attente e decisioni ponderate.
In sintesi, il percorso verso l’apertura ai privati di Ferrovie dello Stato è già delineato, ma richiederà precisione, tempo e decisioni ben calcolate per garantire il successo dell’operazione.
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