“Si è svolto ieri presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, un incontro propedeutico all’attivazione dei due protocolli per la sicurezza nel trasporto ferroviario e nel Tpl, alla presenza dei rappresentanti delle parti stipulanti, Mit e ministero dell’Interno, Conferenza Stato-Regioni, delle associazioni datoriali Asstra, Agens ed Anav e delle organizzazioni sindacali di settore”: è quanto riferisce in una nota il segretario generale Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia.
“Esprimiamo un giudizio complessivamente positivo sull’incontro poiché ci troviamo in una fase complessa e delicata in cui si avverte la necessità di una risposta immediata e concreta vista la recrudescenza del fenomeno delle aggressioni nell’ambito del Tpl e del trasporto ferroviario. Le parti hanno riconosciuto la validità dei contenuti dei due accordi e già da oggi gli uffici del Mit verificheranno i nominativi dei rappresentanti delle parti ai fini dell’attivazione di tavoli tematici presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che insieme al ministero dell’Interno, ha confermato il proprio impegno ad attuare tutte le azioni per prevenire e contrastare il fenomeno delle aggressioni che è diventato intollerabile oltre che insostenibile”.
Sottolinea il segretario nazionale Gaetano Riccio: “Per il settore ferroviario, il Gruppo Fs è impegnato già da anni attraverso una qualificata struttura di security, a garantire massima sicurezza di stazioni e treni, anche attraverso il coordinamento con la polizia ferroviaria. Allo stesso modo, considerato che il fenomeno increscioso delle aggressioni al personale front line accomuna anche le altre imprese operanti nel comparto, come ad esempio Ntv, le stesse devono attivarsi per mettere in campo tutte le azioni necessario a tutela dell’integrità fisica dei propri dipendenti, secondo quanto disposto dall’articolo 2087 del Codice civile”.
“Specialmente per il Tpl, spiega il coordinatore nazionale Eliseo Grasso, gli interventi che dovranno posti in essere, pensiamo ad esempio ai dispositivi di protezione per il personale viaggiante, necessitano di disponibilità di risorse economiche che le aziende del settore in questo momento hanno difficoltà ad assicurare. L’insufficienza di fondi, la mancanza di player nazionali capaci di mitigare la frammentazione delle imprese, insieme al mancato accordo sul rinnovo del Ccnl di settore, l'inadeguatezza delle retribuzioni e le criticità delle condizioni di vita/lavoro con il continuo rischio aggressioni sono i temi alla base dello sciopero di otto ore delle lavoratrici e dei lavoratori di settore che rimane confermato lunedì 9 settembre”.
“Come Fit-Cisl contribuiremo nel realizzare rapidamente tutti i passaggi previsti dal protocollo, così da attuare in maniera puntuale e sistematica tutte le misure e le azioni previste dai due protocolli. Confidiamo che questo percorso inaugurato oggi giunga a pieno compimento e porti a una svolta concreta. Non è accettabile che le lavoratrici ed i lavoratori, sul proprio luogo di lavoro, vadano incontro a rischi e potenziali pericoli per la propria incolumità fisica. Ciascuno degli attori interessati deve fare la sua parte, a cominciare dalle aziende che oltre a una attività di tutela delle persone aggredite, devono potenziare le strategie di prevenzione, rendendo i sistemi di propria competenza maggiormente efficienti, efficaci e coerenti con le esigenze delle persone che utilizzano i mezzi pubblici per i propri spostamenti” conclude Pellecchia.