La Corte suprema di cassazione ha confermato le responsabilità di Mauro Moretti, dell'ex-amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, nella strage di Viareggio, avvenuta il 29 giugno 2009, provocando il decesso di 32 persone. Lo hanno deciso i giudici della terza sezione penale, che hanno motivato la propria decisione sul disastro di 15 anni fa.
"Non vi è stata alcuna riqualificazione giuridica del titolo di responsabilità e del fatto attribuito a Mauro Moretti, che è sempre rimasta quella di aver determinato o codeterminato, nella sua posizione apicale, la politica aziendale delle società del Gruppo in tema di tracciabilità dei carri esteri. Così incidendo in senso causale sulla verificazione del disastro ferroviario", si legge nella sentenza della Corte di cassazione, depositata il 29 luglio 2024.
Moretti è stato condannato dunque a cinque anni di carcere e, come gli altri imputati, attende il terzo processo d’appello per il solo ricalcolo delle attenuanti generiche. "E' inoltre corretto considerare anche i risarcimenti da 77 milioni di Euro per i 534 soggetti danneggiati", ha precisato la Cassazione.