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I 125 anni di Fiat: parata di vetture storiche e moderne

Le caratteristiche dei modelli nella sfilata

L'evento "Sorridere al futuro", organizzato in occasione del 125esimo anniversario di Fiat, si è concluso ieri presso il complesso del Lingotto a Torino. La cerimonia ha costituito sia la celebrazione di una pietra miliare che poche case automobilistiche possono vantare, sia l'inizio di un nuovo capitolo nella lunga storia di successo, rilevanza sociale e riferimento del marchio, alimentata da un approccio che pone il cliente sempre al centro. All'importante evento hanno partecipato membri della stampa internazionale e rappresentanti delle istituzioni pubbliche. Tra questi, il ministro dell'Impresa e del Made in Italy, Adolfo Urso, il vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, il presidente della commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati, Alberto Luigi Gusmeroli, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, insieme ai vertici di Stellantis: John Elkann, presidente di Stellantis, Carlos Tavares, Stellantis ceo, ed Olivier François, Fiat ceo e Stellantis Cmo.

L'11 luglio 1899 venne firmato l'atto costitutivo della "Società anonima fabbrica italiana di automobili-Torino". Oggi, dopo aver prodotto milioni di vetture, un filo conduttore lega il passato del marchio al suo presente e al suo futuro: una maniera unica di intendere l'automobile che distingue il brand a livello globale e ha portato a veicoli che semplificano la vita quotidiana e portano gioia sulle strade di tutto il mondo. L'ospite speciale dell’evento è la 500e Giorgio Armani, l'edizione limitata che verrà distribuita a livello globale. La cerimonia ha visto protagonista anche la Fiat Grande Panda, il nuovo modello indirizzato ai mercati globali che darà il via alla nuova era del marchio italiano ed aprirà la strada alla prossima generazione di veicoli Fiat. Inoltre, all'evento sono state svelate in esclusiva le prime immagini reali di altri due modelli della nuova linea destinata ai mercati globali, un Suv ed una fastback. Le vetture, presentate lo scorso febbraio come concept, sono ora in una fase avanzata di sviluppo, ed il loro lancio è previsto nei prossimi anni.

Le celebrazioni tenutesi a Torino si sono concluse con una sfilata di modelli classici e contemporanei suddivisi in gruppi (icone, city car, compatte, familiari e veicoli commerciali leggeri). Le vetture si sono esibite sulla pista dell'edificio del Lingotto per mostrare il patrimonio tecnologico e storico del marchio italiano. 

Le caratteristiche principali delle icone classiche che hanno partecipato a questa sfilata:

508 Balilla 3 Marce (1932)
Rappresenta per Fiat l'esempio del veicolo più popolare prodotto fin dalla sua fondazione, e ha ottenuto un ampio successo di mercato con le sue tre versioni di carrozzeria.

500 A Furgone (1936)
La versione van amplia la gamma delle tipologie di carrozzeria basate sulla 500 A Topolino, offrendo un veicolo estremamente versatile per le consegne di merci nelle aree residenziali e per supportare le attività artigianali.

500C Topolino (1950)
Il primo progetto del giovane Dante Giacosa, che affrontò in modo ingegnoso ed anticonvenzionale il tema della riduzione delle dimensioni complessive per l'auto di base del catalogo prodotti Fiat. La Topolino divenne un'icona conosciuta in tutto il mondo per le sue innovazioni tipologiche e strutturali, oltre che per le sue dimensioni estremamente ridotte.

8V (1954)
Un equilibrio assoluto tra eleganza e potenza, creato interamente al Lingotto e frutto della competenza tecnica dei designer Fiat.

600 (1955)
Con la 600, l'industria ha introdotto l’idea di utilitaria prodotta in serie con quattro comodi posti. È stata la prima auto con motore posteriore e veniva proposta a un prezzo inferiore rispetto alla 500 Topolino. Sarà prodotta anche in Serbia, Spagna ed Argentina.

Nuova 500 (1959)
Simbolo ideale della nuova mobilità tra le city car, è il grande capolavoro di Dante Giacosa, ideato durante il periodo del grande boom economico italiano. Vera e propria icona, si è guadagnata una fama leggendaria in 18 anni di produzione ininterrotta.

850 T Autocarro (1965)
La Fiat 850 T, o "Familiare", nella versione chiusa a sei posti, rappresenta un'evoluzione di successo della 600 Multipla, offrendo diverse alternative per il trasporto persone, come furgone o autocarro leggero, in uno spazio ridotto e con una notevole agilità di guida e maneggevolezza.

600D Multipla (1966)
La prima auto a sei posti con un doppio utilizzo nello spazio di una city-car, e la prima vera monovolume tra i veicoli di serie.

238 Ambulanza (1969)
Il 238, con la sua carrozzeria non eccessivamente alta e ben sagomata, assicurava una buona capacità di carico, grazie all'adozione della trazione anteriore, che eliminava l'ingombro dato dalla presenza dell'albero di trasmissione e dell'asse posteriore, permettendo così di abbassare il pianale di carico.

124 Sport Spider 1600 (1970)
La versione cabriolet della popolare 124, che è un successo anche in America, ostenta il design semplice e personale di Tom Tjaarda per Pininfarina, diventando un'icona dello stile italiano nel mondo.

124 Familiare (1972)
La 124 sostituisce la berlina 1300-1500 e nel tempo, grazie alla sua economicità e robustezza, diventa una vera e propria "world car".

126 (1980)
L'utilitaria che raccoglie l'eredità della Nuova 500, caratterizzata da linee razionali e da una meccanica semplice, così ottimizzata ed efficiente da rimanere in produzione per ben 28 anni.

Panda 30 (1980)
Il progetto più rivoluzionario per dare vita ad un'auto semplice e versatile, dove praticità, funzionalità ed accessibilità hanno contribuito a creare un archetipo impossibile da imitare. Questo capolavoro stilistico di Italdesign, con il suo motore a due cilindri da 652 cc, potrebbe raccontare migliaia di storie straordinarie e rappresenta l'antenato dell'attuale Panda, ancora oggi al primo posto sul mercato italiano.

Cinquecento ED (1992)
Una delle pietre miliari nel segmento delle city car, caratterizzata da un efficiente sfruttamento dello spazio e dall'ottimizzazione razionale degli interni. Progettata dal centro stile Fiat e costruita a Tichy, la Cinquecento Economy Drive era equipaggiata con un motore a due cilindri e quattro marce da 704 cc, direttamente derivato dalla Fiat 126 Bis, in grado di raggiungere la velocità massima di 127 km/h.

Uno 1.1 S i.e. (1992)
Il talento stilistico di Italdesign fa nuovamente parlare di sé con questa vettura "minivan-inside", che ridefinisce l'esperienza a bordo con funzionalità innovative e concetti di produzione capaci di stabilire nuovi standard per il segmento delle super-mini.

Punto 55 6 Speed (1994)
La vettura del segmento B che innova nel settore con il parabrezza inclinato ed i finestrini avvolgenti, interrotti dai fari posteriori alti e verticali.

Multipla 1.6 ELX (1998)
La prima auto a sei posti lunga meno di 4 metri che nel 1999 è protagonista di una grande mostra al MoMA di New York per rappresentare le vetture del nuovo millennio. Un esempio concreto della creatività e dell'esperienza di Fiat nell'elaborare nuovi archetipi per la mobilità.

Queste vetture indimenticabili sono la viva testimonianza che, fin dalle sue origini, l'industria ha mostrato una forte propensione all'internazionalità, con modelli prodotti in tutto il mondo, pur mantenendo il cuore e l'anima nel capoluogo piemontese dove è stata fondata. Ed oggi, con la Grande Panda, grazie alle sinergie e alle opportunità offerte da Stellantis, si apre per Fiat una nuova stagione, che sarà caratterizzata da inclusività, ingegno, stile italiano e spirito globale.

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