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Fondi per la comunicazione del Giubileo 2025: trasparenza e sfide

Strutture incomplete e necessità di coordinamento per una comunicazione efficace del Giubileo 2025

Tra i diversi bandi pubblicati dalla società Giubileo 2025 SpA (Mef) arrivano anche i fondi per la comunicazione gestiti per competenza dal Dipartimento comunicazione di Roma Capitale. Vista la situazione deficitaria che vede impossibile realizzare una consistente parte delle infrastrutture previste in origine entro il giorno dell'apertura della Porta Santa (24 dicembre 2024) è auspicabile che ora la stessa inefficienza non tocchi pure le attività di comunicazione. A tal riguardo, tra le iniziative in essere, il Comune punta dritto sulla realizzazione dei servizi di comunicazione per gli eventi ed in secondo luogo sull’attuazione di una ricca campagna di comunicazione, pianificazione e acquisto dei media e produzione e stampa di materiali Btl per attività ed iniziative connesse alle celebrazioni del Giubileo 2025. Se nel primo caso Società Giubileo 2025, guidata da Marco San Giorgio (direttore generale), ha ritenuto di affidare, senza nessuna gara pubblica, a Ninetynine l'incarico di 940 mila Euro per la consulenza organizzativa dei Grandi Eventi di Tor Vergata e Centocelle, nel caso degli affidamenti dei Servizi di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione, pianificazione e acquisto dei media del Giubileo 2025, invece ha deciso di pubblicare un bando con procedura aperta peraltro già scaduto lo scorso 26 giugno. L'importo è di un certo rilievo, corrispondente ad un valore di 6.000.000 di Euro, ed i concorrenti sono stati convocati il 28 giugno per la prima seduta pubblica fissata nel procedimento amministrativo della gara. I raggruppamenti saranno valutati sulla base delle indicazioni previste dal disciplinare di gara, che chiede di promuovere Roma nel contesto globale dell'evento e valorizzare la sua capacità di accoglienza verso i pellegrini. Rispetto ai criteri di selezione di valutazione, di scelta adottati in con l’assegnazione senza una gara pubblica di 940 mila Euro affidati alla società Ninetynine di Roma, ci si aspetta da ora in avanti una maggior trasparenza sui parametri e sui metodi per verificare gli standard qualitativi e per individuare aziende ed esperti dotati delle necessarie competenze ed esperienze. Inoltre ai creativi toccherà il compito dimostrare di aver compreso ed elaborato il concetto più complesso racchiuso nei valori del Giubileo della speranza. A quel punto spetterà alla commissione il difficile impegno di esprimere un giudizio appropriato ed ineccepibile sulle varie proposte creative. Si tratta di un team qualificato, tra i funzionari e membri dell'organo giudicante che rappresentano il Mef vi sono: Adriana Palmigiano e Pietro Caruana, Maria Savarese (presidente), consulente esterna selezionata dalla Società del Mef, Pierluca Tagliarello (altro esperto in carico al Dipartimento di comunicazione di Roma Capitale) ed Ilaria Argentino, dirigente assunta dal sindaco Gualtieri e collaboratrice presso gli uffici del Gabinetto del sindaco di Roma Capitale, nonché commissario straordinario per le celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025.

A questo punto nasce un quesito, c’è qualcuno tra i membri giudicanti ad aver pensato di ascoltare monsignor Fisichella (pro-prefetto del Dicastero per la Nuova evangelizzazione e responsabile dell'organizzazione del prossimo anno santo) ed il dicastero per l’Evangelizzazione in merito ai contenuti da promuovere nell’estesa attività di comunicazione in procinto di essere assegnata? Giova ricordare che monsignor Fisichella partecipa da anni alle attività preparatorie del Giubileo, in rappresentanza del Vaticano, in collaborazione con gli enti governativi ed in particolare nel tavolo istituzionale costituito a Palazzo Chigi sotto la guida del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Il Giubileo della speranza è una ricorrenza religiosa che accomuna tutta la comunità cattolica nel mondo, non è una celebrazione della città di Roma. Ecco perché sarebbe del tutto fuori luogo non consultare e non confrontarsi con le gerarchie vaticane preposte, le quali più di chiunque rappresentano e conoscono i valori fondanti del Giubileo da trasmettere in primo luogo ai milioni di pellegrini in arrivo nella Città eterna. “Comunicare” il Giubileo significa anche saper esprimere il connubio tra Roma e la centralità della Chiesa di Roma nello stesso perimetro che è stato perfino nei secoli più bui teatro di accoglienza di pellegrini da ogni continente. Testimonianza di fede e consapevolezza che il senso di inclusività di Roma è tale da non fare sentire nessuno come straniero.

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