Politica e sindacati locali mobilitati contro quattro navi attraccate a Porto Marghera che potrebbero trasportare armamenti verso Israele. La sigla Unione sindacale di base (Usb) e la sezione veneta del partito Potere al Popolo hanno sottoposto nelle scorse ore una richiesta di accesso agli atti per conoscere il contenuto di altrettante navi in attesa nello scalo marittimo.
"Non è possibile continuare con tanta opacità". "Venezia, come gli altri porti italiani, non deve essere usata come scalo logistico per le armi verso Israele, nemmeno in transito. Abbiamo quindi chiesto alle autorità competenti di effettuare verifiche approfondite sulle navi segnalate", ha spiegato Alessia Panio (Potere al Popolo).
Le quattro unità marittime sono la "Asiatic King", la "Louise Borchard", la "Zim Australia" e la "Msc Caitilin", tutte autorizzate al trasporto di merci pericolose, tra cui materiale bellico. Le navi sono ormeggiate da oggi, 19 giugno 2024, e fino alla fine del mese, a Porto Marghera.
Secondo gli attivisti i quattro mercantili sarebbero diretti verso gli scali marittimi israeliani di Haifa ed Ashdod, dove porterebbero armamenti. C'è già un precedente: dal 25 al 29 maggio 2024 la nave "Borkum", carica di razzi ed esplosivi diretti verso Israele, aveva fatto sosta a Porto Marghera. Per vederci chiaro, i pacifisti hanno chiesto a Capitaneria di porto, Autorità portuale e Prefettura di Venezia di rendere noto il carico delle quattro unità navali.