“Ho sempre percepito la profonda responsabilità di preservare il patrimonio storico automobilistico del nostro Paese: un tesoro collettivo che racconta storie di innovazione, sfide, vittorie sportive ed evoluzioni sociali”. È quanto ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia e di Aci storico, Angelo Sticchi Damiani, illustrando -questa mattina, a Roma- la “Carta dei principi per il restauro, la conservazione e la tutela dell’automobile”, un documento fondamentale che riflette i valori di Aci ed Aci storico.
“In un’epoca in cui –ha proseguito- il progresso tecnologico si sviluppa a ritmi esponenziali, risulta sempre più indispensabile ancorare il nostro futuro a una solida consapevolezza del passato. Ogni automobile storica conservata e restaurata è un capitolo di questo ricco racconto che dobbiamo proteggere e tramandare”.
Dieci i principi del restauro sanciti dalla carta:
1 Pianificazione approfondita
Valutazione dello stato dell’auto, da eseguire con la massima precisione, per identificare le parti che necessitano di interventi e scegliere le modalità più rispettose della storia del veicolo, secondo un approccio conservativo.
2 Rispetto di storia e autenticità
Ricerca approfondita per acquisire informazioni dettagliate su storia e caratteristiche dell’auto, per determinare modello, allestimento, data di produzione, eventuale vernice originale, ed eventi di rilievo ai quali l’auto ha partecipato.
3 Utilizzo componenti originali o fedeli all’originale
Individuare ed utilizzare componenti originali o equivalenti all’originale, per garantire l’autenticità dell’automobile.
4 Smontaggio attento e documentato
Disassemblaggio meticoloso -documentando fotograficamente ogni fase ed etichettando accuratamente ciascun componente- per fornire una guida chiara per la successiva fase di rimontaggio.
5 Tecniche tradizionali ed abilità artigianali
Competenze artigianali di altissimo livello e tecniche di lavorazione tradizionali, risalenti all’epoca di produzione dell’auto oggetto di restauro, contribuiscono a preservare l’autenticità estetica e tecnica del veicolo.
6 Rispetto delle specifiche originali
Conformità alle specifiche originali del produttore, fondamentale sia nella scelta di parti e componenti che nella corretta applicazione di colori, materiali e finiture in linea con le specifiche del modello e dell’anno di produzione dell’auto e nel rispetto delle normative vigenti.
7 Equilibrio tra autenticità e funzionalità
Garantire sicurezza e affidabilità dell’auto, aggiornando componenti critici (freni, sospensioni, impianto elettrico) e bilanciando, con attenzione, la conservazione dell’originale con l’adattamento alle normative e alle esigenze d’utilizzo contemporanee.
8 Controllo qualità e prova su strada
Approfondito controllo di qualità -per verificare la corretta installazione e funzionalità di ogni componente– e prova su strada finale, per valutare l’efficacia degli interventi e le prestazioni complessive dell’auto.
9 Manutenzione continua e conservazione
Guida dettagliata sulla manutenzione programmata dopo il restauro -per guidare il proprietario a un corretto mantenimento, tutelando l’automobile dagli effetti del tempo e dell’utilizzo- e pratiche di conservazione adeguate -come ambiente di stoccaggio ed uso corretto- essenziali per evitare danni futuri all’auto.
10 Comunicazione trasparente con il p
Trasparenza nella comunicazione con proprietario e/o committente. La consultazione regolare, la condivisione di decisioni chiave e la partecipazione attiva del proprietario alle fasi decisionali contribuiscono a garantire che il restauro rispecchi appieno sia i requisiti di autenticità e originalità sia le aspettative del cliente. Al termine dei lavori, verrà rilasciato al cliente un dossier che raccoglie tutte le informazioni e i processi utilizzati nel corso del restauro. Ogni restauratore, infine, dovrà conservare una copia del dossier delle automobili sulle quali è intervenuto.