I lavoratori del porto sardo di Cagliari restano fuori dall’emendamento sul transhipment. La richiesta di modifica del decreto legge appena varato dal Governo Meloni riguarda la proroga delle agenzie del lavoro fino alla fine del 2024. Si tratta di una iniziativa del deputato Dario Iaia (FdI) che riguarda nello specifico le operazioni di trasbordo merci da un mezzo all'altro che avviene in alcuni porti italiani.
Il fabbisogno economico necessario per la misura è stimato in 4 milioni di Euro, ottenuti mediante la riduzione del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione. La relazione che accompagna l’emendamento sottolinea come le agenzie in questione sono quella calabrese di Gioia Tauro e quella pugliese di Taranto (457 lavoratori complessivi), mentre resta esclusa quella di Cagliari, e così il problema rischia di riproporsi fra due mesi.
Per i 170 lavoratori dell'agenzia sarda il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, Massimo Deiana, punta sulla "campagna di assunzioni in grosse imprese metalmeccaniche in area retro portuale prevista nei prossimi mesi". Insomma, la speranza concreta è che qualche lavoratore venga ricollocato, riducendo la necessità del sostegno economico governativo. Questo il motivo probabile dell’esclusione di Cagliari.