La corsa sfrenata dell'Europa verso le auto elettriche potrebbe danneggiare l'industria automobilistica del Vecchio continente, nonché tutta la filiera ed il Made in Italy. Lo ha ribadito il Governo italiano in occasione della 22esima edizione del convegno "Futuro Direzione Nord", che è tenuto nella sede di Assolombarda a Milano. Secondo l'Esecutivo la transizione energetica nel settore automobilistico deve essere più lenta ed oculata.
"Nel 2035 la stragrande maggioranza saranno motori elettrici. Ma non può il potere politico imporre il motore elettrico dieci anni prima senza sapere quale può essere il progresso che fa la ricerca e la tecnologia", ha affermato il ministro dell'Ambiente e delle sicurezza energetica (Mase), Gilberto Pichetto Fratin.
Tra 10 anni "potranno esserci motori endotermici che vanno ad e-fuel -ha concluso il ministro- e per noi vanno anche con i cosiddetti biocarburanti di cui come Italia siamo grandi produttori. Vengono utilizzati per aerei e per navi ma possono essere usati anche per i veicoli. Hanno una piccola emissione che può essere compensata dalla captazione dei vegetali che all'origine vengono utilizzati per la produzione".