Promuovere l'industria automobilistica tradizionale e difendere i confini dall'importazione di veicoli elettrici a basso prezzo. È la promessa che fa il ministro alle Infrastrutture ed ai trasporti, Matteo Salvini. Il vicepresidente del Consiglio dei ministri lo ha dichiarato in occasione della presentazione del suo libro "Controvento", avvenuta in questi giorni al Tempio di Adriano a Roma.
"L'Europa ha deciso che dal 2035 non si potranno più vendere e comprare auto a diesel e benzina, ma solo elettriche. Significa distruggere una filiera produttiva italiana, europea ed occidentale e riempirci di prodotti provenienti da Pechino e Shanghai. E per darceli e permetterci di scendere dello zero virgola di emissioni, stanno bruciando carbone come se non ci fosse un domani", è la denuncia del ministro.
Si tratta di "una scelta di sopravvivenza del lavoro italiano" rispetto agli "operai sottopagati in Cina, ha aggiunto Salvini. È "un danno ambientale, economico e sociale che io come ministro devo gestire, perché stiamo spendendo milioni di Euro per riempire di colonnine di ricarica strade ed autostrade. Pensate a Roma: il buon Dio ce l'ha data come e, non posso riempirla di colonnine".