Gli operai del Gruppo automobilistico europeo Volkswagen che lavorano in uno stabilimento in Tennessee, negli Stati Uniti, hanno aderito al sindacato United Auto Workers (Uaw), guidato dal presidente Shawn Fain. È l'esito di un voto di maggioranza che in questi giorni ha visto 2628 favorevoli e 985 contrari, con il 73% degli aventi diritto che hanno dichiarato sì al passaggio sotto le insegne della nuova sigla.
"Abbiamo effettivamente realizzato ciò che ci eravamo prefissati. Mercedes sarà la prossima", ha affermato Lisa Elliott, dipendente di Volkswagen, riferendosi al voto in Alabama del prossimo 13 maggio 2024. Esulta il presidente del sindacato, Fain: "Voi tutti avete appena fatto la cosa più importante che una persona della classe operaia possa fare, e cioè alzarsi in piedi".
Una sismica importante per il sindacato Uaw, che così estende la sua influenza nel settore automotive statunitense. Negli scorsi mesi aveva ottenuto importanti vittorie proclamando il più grande sciopero di settore negli Stati Uniti, che aveva coinvolto contemporaneamente gli operai di tre big automobilistici: General Motors, Stellantis e Ford. La fabbrica Volkswagen di Chattanooga è il primo stabilimento del Sud ad unirsi al sindacato tramite voto dagli anni ’40.