Pubblicato in questi giorni in Gazzetta ufficiale il decreto della Presidenza del consiglio dei ministri contenente le regole di costituzione delle Zone logistiche semplificate (Zls). Le agevolazioni fiscali, finanziarie ed amministrative previste per aree portuali, aeroportuali ed interporti dureranno sette anni e saranno rinnovabili per altri sette. Sono finanziate attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
È quanto prevede il Dpcm 40 del 4 marzo 2024 pubblicato lo scorso 2 aprile. All'interno delle Zls potranno essere istituite Zone franche doganali intercluse, ovvero aree delimitate e facenti parte del territorio doganale dell'Unione europea. L'obiettivo del nuovo regolamento è quello di creare le condizioni favorevoli per consentire lo sviluppo delle imprese già operanti, ma soprattutto stimolare l'insediamento in quelle aree di nuove aziende.
Una Zona logistica semplificata (Zls) potrà essere istituita nei territori più sviluppati del Centro-Nord, in numero massimo di una per ogni Regione qualora in tali aree sia presente almeno un porto, anche comprendente zone non contigue comunque collegate da infrastrutture, interporti ed aree logistiche annesse. Invece, una Regione in cui non è presente alcuno scalo marittimo potrà chiedere di essere associata ad una Zls già istituita, per avere agevolazioni.