L'industria automobilistica tedesca è in allarme dopo l'incendio doloso che in questi giorni ha causato l'interruzione della produzione di vetture elettriche nella fabbrica tedesca di Grünheide di proprietà della società statunitense Tesla, specializzata nella costruzione di veicoli a batteria. Attacco poi rivendicato dal gruppo estremista "Vulkangruppe". Le camere di commercio hanno chiesto allo Stato di assicurare una maggiore protezione.
"Le infrastrutture sono l'ancora di salvezza dell'economia tedesca. Purtroppo la protezione di questa infrastruttura deve essere urgentemente adattata alla mutata situazione della sicurezza. È essenziale che gli investitori continuino a vedere la Germania come un Paese sicuro", ha affermato Martin Wansleben, amministratore delegato delle camere di commercio tedesche (Dihk, Deutscher Industrie- und Handelskammertag).
Gli ha fato eco il presidente della camera di commercio del Brandeburgo orientale, Carsten Christ. "Credo che lo Stato abbia il dovere urgente di proteggere la nostra economia da tutto ciò. Si tratta di un attacco a tutte le aziende che vogliono investire nel Brandeburgo ed in Germania". Intanto, in merito all'attacco contro l'impianto di Tesla, la polizia tedesca ha fatto sapere che "si indaga in tutte le direzioni".