Il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, potrebbe proporre Stefano Donnarumma come nuovo amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, al posto dell'uscente Luigi Ferraris, dato per favorito fino a poche settimane fa. È quanto emerge da alcune indiscrezioni a mezzo stampa. Sono al momento diverse decine le società partecipate statali in cui devono essere rinnovati i vertici.
Donnarumma, laureato in Ingegneria meccanica nel 1993, inizia la sua carriera nell’ambito della produzione componentistica autoveicoli e ferroviaria, collaborando con diverse multinazionali: direttore Produzione per la società Friction (2000-2003); responsabile Produzione locomotive in Bombardier Italia (2003-2005); direttore Manufacturing in Alstom (2005-2007). Diventa poi direttore Airport management di Aeroporti di Roma (2012-2015) e direttore gestione Reti di A2a (2015-2017).
Nel 2007 assume il ruolo di presidente esecutivo Distribuzione del Gruppo Acea, azienda in cui scala i gradini della dirigenza fino a diventare amministratore delegato e direttore generale (2017-2020). Dal 2023 svolge il ruolo di advisor in Equita, la banca di investimenti italiana specializzata in consulenza finanziaria, ed in Bain & Company, società internazionale di consulenza.
A contendergli la guida del Gruppo Fs ci sarebbe l'attuale numero uno di Trenitalia, Luigi Corradi, sponsorizzato dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. Il manager Donnarumma però, stando sempre alle indiscrezioni, resterebbe in corsa per la carica di amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti (Cdp), scranno conteso con Dario Scannapieco, che punta alla conferma in Cdp.