Il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, ha spiegato che "gli aumenti dei prezzi dei carburanti dell'inizio del 2024 risultano coerenti con le dinamiche delle quotazioni internazionali". È quanto si legge nella sua memoria consegnata per l'audizione alla commissione Finanze della Camera dei deputati, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'evasione Iva ed accise dei carburanti.
"I livelli attuali sono in linea con i valori medi del 2023. Dopo gli aumenti dei prezzi dei carburanti osservati nei mesi estivi originati dalle dinamiche rialziste delle quotazioni internazionali ed il conseguente picco alla pompa raggiunto a metà settembre 2023 (benzina 2,00 Euro/litro, gasolio 1,94 Euro/litro), si è assistito nell'ultimo trimestre ad una riduzione del prezzo di oltre 20 centesimi di Euro sia per la benzina sia per il gasolio", spiega il garante.
"Nella prima parte del 2024 assistiamo ad una ripresa delle quotazioni internazionali e conseguentemente dei prezzi alla pompa". Infine, "il peso della componente fiscale in Italia, complessivamente per accisa ed Iva, sul prezzo alla pompa è pari attualmente a circa il 57% per la benzina ed a circa il 52% per il gasolio", rileva Mineo. In particolare, si registra un'accisa del 39% sulla benzina e del 34% sul gasolio, mentre per entrambi i carburanti l'Iva è al 22%.
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