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Contestazione al contratto Trenitalia-Abruzzo

Il futuro del trasporto ferroviario abruzzese in bilico

Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) de L'Aquila si trova a valutare l'impugnazione di un accordo economicamente rilevante, del valore di 846 milioni di Euro, tra la Regione Abruzzo e Trenitalia. Questo contratto, esteso su un periodo decennale dal primo dicembre 2023 al 30 novembre 2033, è al centro di una controversia sollevata da sette enti locali impegnati nella difesa dei diritti dei consumatori. Tali associazioni sostengono che l'accordo sia affetto da questioni legali che ne potrebbero compromettere la validità.

Gli attori in gioco sono federazioni e comitati quali Federconsumatori Aps Abruzzo e Protezione consumatori Aps, tra gli altri, che hanno depositato il ricorso a breve tempo dalla firma dell'accordo da parte di Marco Marsilio, presidente della Regione, e Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia. Le critiche mosse nel ricorso focalizzano l'attenzione su diverse presunte inadempienze, tra cui la mancata consultazione pre-contrattuale delle associazioni dei consumatori, requisito previsto dalla legge n. 244 del 2007. Ulteriori punti di contesa comprendono l’assenza di adeguamento dell'offerta alla domanda, come imposto dall’Autorità di regolazione dei trasporti (Art), la mancanza di uno schema di aggiornamento delle tariffe basato sul modello "price cap", e la negligenza nel monitorare la qualità del servizio con la partecipazione attiva delle associazioni consumatori.

Un aspetto rilevante del ricorso è la sua similarità con un precedente giudizio contro l'ex-Giunta D'Alfonso, il quale aveva già sollevato questioni analoghe, alcune delle quali erano state accolte dal Tar, determinando l'annullamento di specifiche parti del contratto precedente.

Nonostante l'esito di precedenti giudizi e la successiva approvazione di un protocollo d'intesa tra Regione, associazioni dei consumatori, ed imprese, il nuovo contratto sembra riproporre le stesse criticità, omesso consultazioni preliminari fondamentali. La decisione ora spetta al Tar de L'Aquila, che dovrà stabilire le sorti di questa importante partnership tra pubblico e privato nel settore dei trasporti ferroviari regionali e locali.

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